L’occhio di Horus, vacche e fiori di loto: simboli sacri, tatuati sulla pelle di una donna egizia di tremila anni fa forse per sottolinearne il carisma religioso. La scoperta, finora unica nel suo genere, è stata fatta da Anne Austin, bioarcheologa della Stanford University in California esaminando la mummia di una donna, forse una sacerdotessa, vissuta nei pressi di Deir el-Medina in un’epoca tra il 1300 e il 1070 a.C.
La scoperta è giudicata importante perché rappresenta una novità assoluta. Esemplari di mummie tatuate sono infatti già noti agli studiosi, ma i segni incisi sulla pelle e noti finora si limitavano a semplici motivi puntiformi o a tratti. Questa mummia, invece, presenta per la prima volta disegni di oggetti reali: fiori di loto sui fianchi, vacche sulle braccia e babbuini sul collo. Sempre sul collo, sulla schiena e sulle spalle – il corpo è stato rinvenuto privo della testa – si trova inoltre tatuato più volte il motivo dell’occhio di Horus, emblema di prosperità e simbolo apotropaico (protezione contro il male).
“Da qualsiasi parte si osservi la mummia – spiega Anne Austin – si ha l’impressione di essere scrutati dallo sguardo divino”. Austin ha presentato i risultati della sua ricerca in un recentissimo (aprile 2016) congresso annuale della American Association of Physical Anthropologists.
La scoperta è avvenuta esaminando alcune mummie dell’Istituto Francese di Archeologia Orientale (IFAO) del Cairo, impegnato nelle ricerche a Deir el-Medina, il villaggio abitato dagli artigiani impiegati nella costruzione delle tombe della vicina Valle dei Re.
I tatuaggi finora identificati sono tutti collegati alla sfera religiosa: la vacca, ad esempio, è legata al culto della dea Hathor, a sua volta discendente dall’archetipo delle Grandi Madri protostoriche, simbolo di fertilità. L’ipotesi è quindi che la donna fosse una sacerdotessa della dea Hator o comunque una figura dotata di poteri ritenuti “magici”: i tatuaggi sul collo e sulle braccia servivano, forse, a enfatizzare tali poteri durante i riti, che prevedevano complesse gestualità e canti.
Via Nature.com
Chissà se si riesce a capire chi era e perchè ha questi simboli sul corpo
"Mi piace""Mi piace"
ciao Marcello, se leggi in fondo all’articolo, l’autrice della scoperta azzarda un’ipotesi…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Se fosse una Sacerdotessa della Dea Hathor magari si è tatuata questi simbolo non solo per protezione, ma anche per dire a tutti che lei era legata a questa Dea
"Mi piace""Mi piace"
il simbolo di protezione apotropaico infatti è l’occhio di Horus, mentre quello della dea è la vacca e lei ha entrambi. Sono due simboli diversi con scopi diversi, è scritto anche nell’articolo. Ovviamente ostentando il simbolo della dea Hathor, intendeva con molta probabilità autorappresentarsi davanti a tutti come sua sacerdotessa, tant’è che ne celebrava il culto. Almeno, questa è l’ipotesi della studiosa… L’analisi di questa e di altre mummie è comunque, a quanto si legge, in corso quindi probabilmente usciranno maggiori dettagli anche a stampa.
"Mi piace"Piace a 1 persona