#SCOPERTE / Trovato il più piccolo pezzo da #scacchi finora noto in #Inghilterra #Medioevo #giochi
OXFORD – Sembrava una minuscola statuetta intagliata a forma di gatto, invece si tratta del più piccolo pezzo da scacchi medievale finora trovato in Inghilterra. Il manufatto, unico nel suo genere, è stato trovato nei mesi scorsi durante uno scavo archeologico in corso al Museo di Wallingford, nell’Oxfordshire inglese. Altri pezzi potrebbero tornare alla luce nell’imminente scavo in programma nel mese di luglio.
Il pezzo da scacchi, di produzione araba, si trovava nel terreno del cortile del Museo. E’ stato ricavato usando l’apice di un corno di cervo ed è finemente decorato con motivi puntiformi e a cerchio; la sua fabbricazione risale al XII-XIII secolo e nella scacchiera anglofona è il vescovo (che corrisponde all’alfiere). Il gioco degli scacchi è, come noto, di origine orientale e si diffuse in Europa tramite i contatti con gli arabi. Il pezzo dell’alfiere (o del vescovo) è un adattamento dell’originario elefante (al-fil, in arabo, da cui il termine “alfiere”), con le zanne “reintepretate” come la parte superiore della mitra (il copricapo dei prelati). Il pezzo ritrovato è alto solo 21,7 mm, il più piccolo dei circa 50 pezzi da scacchi arabi finora censiti nel Regno Unito: le pedine dovevano essere ancora più minuscole il che fa supporre che facesse parte di un set di scacchi da viaggio.

Il luogo del ritrovamento, un cortile che oggi fa parte del Wallingford Museum, un tempo apparteneva all’omonimo priorato ed è quindi possibile che il pezzo sia stato smarrito da un facoltoso ospite dell’attigua foresteria, anche se sappiamo che i pure i monaci avevano l’usanza di giocare ogni tanto a scacchi. Altri pezzi potrebbero essere ritrovati durante lo scavo aperto al pubblico in programma sabato 23 luglio. Judy Dewey, curatrice del Museo, scherza: “Abbiamo scommesso che troveremo anche tutti gli altri 31 pezzi della scacchiera, ma purtroppo non è molto probabile”.
Il pezzo è attualmente esposto nel Museo come parte della collezione di oggetti medievali.
Via The Oxford Times.
L’ha ribloggato su Archeonewsblog.
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