FOTO: Foto: Jan Woitas / picture-alliance / dpa / AP Images / Gtres
GERMANIA – Una necropoli con una quindicina di tombe di età merovingia (VI secolo d.C.) è stata scavata a Theißen, nel comune di Zeitz, in Germania, non lontano da Lipsia. L’importanza della scoperta è eccezionale per via della rarità dei ritrovamenti effettuati. Oltre alla presenza di tre sepolture di cavalli, pratica funeraria ampiamente nota nelle società barbariche, una tomba conteneva infatti i resti di un uomo molto alto per la sua epoca: quasi 2 metri. Si tratta con molta probabilità di un guerriero: accanto al corpo era stata infatti deposta una lancia e una spada.
Un’altra delle tombe conteneva i resti di una giovane donna, deceduta in età compresa tra i 16 e i 18 anni: si tratta di una “sepoltura anomala” perché la ragazza era stata deposta con le mani legate dietro la schiena e il corpo era stato trafitto all’altezza del petto da una barra di ferro. E’ probabile che si trattasse – come in casi analoghi noti in altri contesti e già studiati anche in Italia (la definizione è di “revenant”, letteralmente ritornanti) – di una persona con disabilità, o malata oppure che in vita aveva tenuto comportamenti giudicati “eccentrici” dalla comunità, che quindi ritenne di seppellirla in modo da scongiurare il pericolo di un suo “ritorno” a disturbare i vivi.



Fonte: National Geographic
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