FIRENZE, 1 aprile 2019 (E.P.) – Inaugura domani alle 17 presso Casa Buonarroti la mostra “Firenze e la nascita dell’opera. Documenti ritrovati e ricostruzioni virtuali”, esposizione che rievoca i primordi dell’opera lirica, “nata” a Firenze oltre quattrocento anni fa. In esposizione fino al 15 maggio documenti inediti, ricostruzioni multimediali e estratti musicali: manoscritti originali e riproduzioni di libretti, partiture, descrizioni di spettacoli, incisioni di scenografie e la corrispondenza di alcuni dei capostipiti dell’opera di primo Seicento saranno proposti in connessione con elementi multimediali. Una mostra che, spiegano gli organizzatori, intende stimolare l’immaginazione del pubblico, riportandolo indietro nel tempo, al periodo in cui questo genere ebbe inizio.
L'”INIZIO” DELL’OPERA – Era il 6 ottobre 1600 quando a Firenze, in Palazzo Pitti, andò in scena la prima rappresentazione dell’Euridice di Jacopo Peri, un’opera musicale avente come soggetto la nota storia di Orfeo ed Euridice. L’occasione fu fornita dalle nozze di Maria de’ Medici con il re di Francia Enrico IV, celebrate il giorno prima: per questo rispetto al mito classico, che vede la giovane sposa del cantore relegata per sempre nell’Ade, il poeta Ottavio Rinuccini, autore del libretto, preferì terminare con il felice ritorno della fanciulla nel mondo dei vivi, finale sicuramente più adatto a un’occasione lieta quale un matrimonio. Il lavoro del Peri fu rappresentato insieme ad altre composizioni musicali, prima fra tutte Il rapimento di Cefalo, scritta dal grande rivale Giulio Caccini. Nonostante lo stesso compositore qualche anno prima avesse musicato un’opera simile, intitolata Dafne e su testo sempre del Rinuccini, la solennità dell’occasione fiorentina ha decretato che il debutto dell’Euridice sia convenzionalmente considerato come la nascita “ufficiale” del melodramma e Firenze coma la sua culla.
PREZIOSITA’ IN MOSTRA – Tra i gioielli della mostra vi è proprio una redazione manoscritta, recentemente riscoperta, della prima versione della Dafne, prima opera scritta dal poeta Ottavio Rinuccini (1563 – 1621) e un manoscritto di Michelangelo Buonarroti il Giovane (1568-1647), pronipote dell’omonimo maestro del Rinascimento, con uno schizzo per l’allestimento de Il Giudizio di Paride (1608). Quest’ultimo documento è stato restaurato per l’occasione, grazie al contributo del Rotary Club Firenze Valdisieve. La mostra conduce il visitatore alle origini dell’opera con una ricostruzione multimediale in 3D (fruibile con gli appositi occhiali), della messinscena dell’Euridice, originariamente rappresentata in occasione del matrimonio di Maria de’ Medici (1600). L’innovativo allestimento di Max Pinucci di MBVision garantisce un’esperienza interattiva attraverso la proiezione di immagini, video, audio musicali e ricostruzioni virtuali di spettacoli del passato.
Questa mostra nasce dalla collaborazione della Casa Buonarroti con gli studenti del Master in Museum Studies dell’Istituto Lorenzo de’ Medici. Un team di sette studenti del programma, Marissa Acey, Marie-Claire Desjardin, Emily Hurley, Laura McCay, Maryam Neyazi, Phoebe O’Dell e Dailin Portelles, che hanno collaborato a tutte le fasi di realizzazione dell’evento (per altre informazioni sulle attività correlate alla mostra scrivere qui).
Contemporaneamente alla rassegna presso la Casa Buonarroti, altri importanti eventi dedicati al tema della nascita dell’Opera avranno luogo a Firenze: l’Istituto Lorenzo de’ Medici e l’Università di Firenze, in collaborazione con la Fondazione Casa Buonarroti, organizzeranno l’11 e il 12 aprile prossimi un Convegno Internazionale dal titolo: Florence Circa 1600: Patrician Families and the Financing of Culture, con la partecipazione dei principali studiosi dell’argomento. Nel pomeriggio del 12 aprile, a chiusura del Convegno, l’ensemble Musica Ricercata, diretta da Michael Stüve, eseguirà il concerto della prima edizione della Dafne di Corsi-Peri-Rinuccini, composta nel 1597.
Per ulteriori informazioni: fond@casabuonarroti.it
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