Genova, una delle capitali europee del Medioevo: per la prima volta una mostra presenta il volto inedito di questa città portuale in cui si accumularono merci e immense ricchezze, insieme a Venezia, sua rivale, la vera dominatrice del Mediterraneo tra l’epoca della Prima Crociata e la fine del Duecento. La rassegna, intitolata “Genova nel Medioevo. Una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci”, è allestita al Museo di Sant’Agostino fino al 26 giugno ma prosegue con un percorso ideale anche nel centro storico per giungere al Museo del Tesoro e al Museo Diocesano.
Le vicende di una delle più potenti famiglie genovesi, quella degli Embriaci, commercianti, guerrieri e abili marinai, signori del feudo di Gibelletto, nell’odierno Libano, fanno da filo conduttore dell’esposizione che si snoda attraverso 200 preziose opere orientali e occidentali, tra cui sculture, dipinti, manoscritti miniati, avori, tessuti, ceramiche, metalli e monete, rivelando il complesso intreccio di rapporti culturali, politici e commerciali instaurati tra la Liguria, Bisanzio e i territori del mondo islamico tra XI e XIII secolo.
Il percorso che conduce il pubblico alla scoperta di questa straordinaria città medievale e del suo territorio, crocevia di popoli, idiomi, idee, opere d’arte e tecniche artistiche, è articolato in varie aree tematiche.
Il primo impatto è con le figure e gli oggetti simbolo del Medioevo genovese, come il Sacro catino, manufatto in vetro di produzione islamica, a lungo identificato con il sacro Graal, accostato ad altre reliquie famose e ai loro splendidi contenitori, come l’Arca delle ceneri del Battista del XII secolo.
Nella seconda sezione, l’espansione politica e commerciale dei Genovesi tra XI e XIII secolo, illustrata da documenti e cartografie, è suggerita anche dalla presentazione di una serie di monete, tra cui il famoso genovino aureo, coniato nel 1252.
La ricchezza dei Genovesi e la loro apertura nei confronti delle culture artistiche dei paesi del Mediterraneo sono testimoniate dal cospicuo corredo da mensa e da cucina degli Embriaci, recentemente venuto alla luce nel sito che ospitava la loro dimora e per la prima volta offerto all’ammirazione del pubblico. Ceramiche e vetri provenienti in gran parte dal mondo islamico e dai territori dell’Impero Bizantino rivelano l’alto tenore di vita e i gusti raffinati del ceto dominante della Repubblica, vera e propria “porta” tra Oriente e Occidente.
A questo tema allude anche la successiva rassegna di opere d’arte islamica e bizantina, tra cui alcuni preziosi e rarissimi tessuti egiziani, con l’intento di proporre al pubblico una panoramica di quanto affluiva nel capoluogo ligure, contribuendo anche a determinarne la fisionomia unica e irripetibile tra le altre città europee. La ricca, complessa e variegata fioritura artistica di Genova e della Liguria, tassello fondamentale di questo quadro, sviluppata nell’ambito dei grandi cantieri cittadini come quello della Cattedrale di San Lorenzo, viene presentata in mostra attraverso l’esposizione di un’ampia scelta di sculture, oggetti d’oreficeria, dipinti e miniature, che consentono di ripercorrere le varie tappe della formazione della cultura figurativa locale tra l’età romanica e il fiorire della civiltà gotica.
Il catalogo è edito da Sagep. Previsto anche un ricco calendario di conferenze.
Genova nel Medioevo. Una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci
MUSEO DI SANT’AGOSTINO
Piazza di Sarzano 21
Tel +39 010 2511263
museosagostino@comune.genova.it
www.museosantagostino.it