ARCHEOLOGIA – PISA / Trovate le prime mura della città: sono del VI secolo [GALLERY]

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© Foto: Comune di Pisa

PISA – Una nuova scoperta aiuta a rileggere la storia della Pisa tardoantica confermando l’esistenza di una cinta muraria precedente a quella realizzata a partire dal XII secolo, e precisamente del VI secolo. I recentissimi lavori per le isole ecologiche interrate in via Maffi hanno infatti rivelato, a 3 m di profondità, i resti delle mura tardoantiche della città. Finora gli scavi si erano portati a una profondità massima di 1,5 metri: questa campagna ha invece riportato alla luce costruzioni che spaziano dall’età romana al XIX secolo.   Tra i ritrovamenti effettuati, rende noto il Comune, ci sono  tombe di epoca romana, domus romane (una in via Capponi e una in via Maffi), case torri medievali (in via Giusti: furono distrutte per la costruzione del Tribunale), edifici religiosi di XI-XII secolo come San Lorenzo in Pellicceria  (via Roma), strade medievali come quelle intorno alla chiesa scomparsa di San Lorenzo alla Rivolta (in piazza Martiri della Libertà), piazze medievali, strade di epoca rinascimentale, infrastrutture come le opere idrauliche del fosso del Mulino (in piazza San Silvestro). La scoperta conferma il ruolo e l’importanza di Pisa come centro politico e commerciale fin dall’antichità.

GALLERY

 

I lavori per i cassonetti interrati sono stati effettuati da Avr con la direzione di Pisamo e con la supervisione costante di una squadra di archeologi professionisti coordinati da Antonio Alberti con la direzione scientifica della Soprintendenza (prima Archeologia della Toscana e poi Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno).   Il progetto ha interessato sia i quartieri a sud che quelli a nord dell’Arno, con un totale di 27 scavi per 22 cassonetti interrati ormai realizzati, mancano solo gli ultimi ritocchi all’ultima postazione, e 5 scavi richiusi per non intaccare le strutture antiche ritrovate.

I reperti asportabili, come anfore e vasi, sono custoditi dalla Soprintendenza, il resto è stato sigillato e richiuso e nei prossimi mesi saranno posizionati sui luoghi dei ritrovamenti dei pannelli esplicativi.

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