Firenze ricorda l’attentato di via dei Georgofili: in mostra agli Uffizi le opere ferite e poi restaurate [FOTO]

FIRENZE, 24 maggio 2019 – Nella notte tra il 26 e il  27 maggio 1993 una bomba esplose a Firenze, in via dei Georgofili.  L’esplosione dell’autobomba imbottita con circa 277 chilogrammi di esplosivo provocò l’uccisione di cinque persone – i coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (36 anni) con le loro figlie Nadia Nencioni (9 anni), Caterina Nencioni (50 giorni di vita) e lo studente Dario Capolicchio (22 anni) – nonché il ferimento di una quarantina di persone. Ma a cadere vittima del terribile attentato, organizzato da Cosa Nostra, furono anche alcune importanti opere custodite nella Galleria degli Uffizi e nel Corridorio Vasariano, adiacenti al luogo dell’esplosione, tra cui  il “Concerto musicale” e i “Giocatori di carte” del pittore seicentesco Bartolomeo Manfredi e la splendida e commovente “Adorazione dei pastori” di Gerrit van Honthorst (detto anche Gherardo delle Notti). 

A ventisei anni di distanza, gli Uffizi commemorano la tragedia con un’esposizione allestita nella Sala del Camino al primo piano del museo. ‘Ricordando il 27/5/’93’ ,  curata da Matilde Simari, inaugura il 26 di maggio, alla vigilia dell’anniversario dalla strage, nella giornata di apertura straordinaria gratuita che gli Uffizi dedicano al ricordo della terribile notte e alla lotta contro la criminalità organizzata. La mostra resterà aperta fino al 2 di giugno, festa della Repubblica.

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Il Concerto di Manfredi, com’era prima dell’attentato

Protagoniste della mostra saranno proprio il ‘Concerto’ e ‘I giocatori di carte’ di Manfredi, che furono entrambe quasi disintegrate dall’esplosione dell’ordigno: in entrambi casi, pazientissimi e quasi miracolosi interventi di restauro le hanno salvate dall’oblio, consentendo ai dipinti di riacquistare, in parte, le loro forme e la loro bellezza. ‘Concerto’ fu sottoposto ad una lunga operazione di recupero andata avanti dal maggio ‘94 fino al luglio ‘95 e finanziata con fondi ministeriali.

Il Concerto prima del restauro
“Il Concerto” di Manfredi prima (sopra) e dopo (sotto) il restauro

Concerto

 ‘I giocatori di carte’ è stato invece ‘riportato in vita’ appena due anni fa, con un intervento analogo sostenuto dagli stessi Uffizi, dal Corriere fiorentino e da Ubi Banca. Le due opere saranno affiancate dalle loro copie, dipinte, sempre nel 1600 probabilmente dal francese Nicolas Tournier; verrà inoltre proiettato un video con immagini della strage del ‘93, realizzato dal videomaker Mirko Peripimeno.

I Giocatori di carte_prima del restauro
“I Giocatori di carte” prima del restauro (sopra) e sotto dopo l’intervento

I Giocatori di carte

La mostra non sarà l’unica iniziativa organizzata il 26 di maggio dalla galleria nel segno del ricordo e della lotta alla mafia. Ci sarà anche, a cura del dipartimento Educazione del museo, una performance dal vivo davanti alla Venere del Botticelli: a metterla in scena saranno gli alunni della classe quinta di una scuola elementare fiorentina, preparati dalle loro insegnanti. Orario previsto dell’esibizione le 17, con altre due repliche nel corso del pomeriggio.

Foto restauro 1993
I restauri nel 1993

“Abbiamo scelto per la prima volta di aprire gli Uffizi gratuitamente il 26 di maggio in modo da poter ricordare tutti insieme la drammatica notte di 26 anni fa – spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidtgli Uffizi vogliono fare la loro parte nel compito  fondamentale di tener viva la memoria della tragedia vissuta nel cuore di Firenze, soprattutto per le giovani generazioni che allora non erano ancora nate. Proprio a loro vogliamo lanciare un appello: non dimenticate mai gli orrori del passato, e sbarrate sempre la porta alla criminalità organizzata, in qualsiasi forma essa vi si presenti”, conclude Schmidt.

Infine, proprio in occasione della giornata gratuita del 26 maggio i visitatori avranno l’ultima opportunità di ammirare la mostra di arte contemporanea accolta in questo momento agli Uffizi, al suo giorno finale di apertura: ‘Essere’, con le sculture del maestro inglese Antony Gormley collocate sia all’interno dell’aula Magliabechiana che disseminate in vari altri spazi espositivi della galleria vasariana.