L’AQUILA, 28 giugno 2019 – Grande festa a Rocca di Cambio (Aq), nel comune più alto dell’Appennino (1.434 m s.l.m., ) per un momento lungamente atteso: domani sabato 29 giugno (alle ore 17) riapre l’Abbazia di Santa Lucia, sottoposta a lavori di riconsolidamento e restauro. Dopo un’apertura straordinaria in anteprima, lo scorso 13 dicembre (in concomitanza con la festa dedicata alla Santa cui è intitolata), l’Abbazia torna definitivamente alla fruizione con una cerimonia officiata da Monsignor Orlando Antonini, già nunzio apostolico, a cui parteciperanno il Segretario regionale MiBAC per l’Abruzzo, l’architetto Stefano D’Amico, le autorità locali, ed il gruppo di lavoro che ha seguito l’intervento.

Santa Lucia aveva subito ingenti danni con il sisma del 2009, che aveva causato crolli nelle murature, con conseguente caduta di porzioni dei preziosi affreschi che caratterizzano il monumento, risalente probabilmente al XII secolo e citato con precisione nel 1313 nell’inventario delle chiese del territorio aquilano. La chiesa attuale si presenta nel restauro avvenuto dopo il 1703, con una facciata a capanna con tardo portale romanico del XV secolo, e una piccola finestra circolare. Il campanile centrale a vela è del Novecento. La pianta conserva ancora la caratteristica originale della chiesa fortezza a pianta basilicale, a tre navate, con leggeri contrafforti laterali, e con i bracci sporgenti del transetto.

Al suo interno si conserva un ricco ciclo di affreschi trecenteschi, simili a quelli presenti a Bominaco (San Pellegrino) e a nella chiesa di Santa Maria ad Cryptas di Fossa. Nella prima fascia ci sono le scene dell’Ultima Cena, con Cristo all’estrema sinistra mentre benedice il pane. A destra del riquadro vi sono la Vergine col Bambino e Santa Lucia, che assistono all’evento in compagnia di Celestino V in abiti da pontefice. Nella seconda fascia vi sono dieci riquadri che mostrano le scene di vita di Gesù tratte dal Vangelo. A coronamento c’è Gesù benedicente dentro una mandorla. Gli affreschi dell’abside mostrano vari santi (Eligio, Nicola da Tolentino, Pietro e Paolo), e infine nel secondo riquadro le scene di vita di Santa Lucia.

Proprio per l’importanza delle pitture che la caratterizzano, Santa Lucia è stata interessata, dopo un’attenta e tempestiva messa in sicurezza, a lavori di consolidamento e reintegrazione di ampie porzioni delle murature; al riposizionamento di materiale lapideo del portale e degli imbotti; alla revisione e al rifacimento delle coperture e al restauro della facciata; alla scarnitura e alla stuccatura dei giunti sulle intere superfici murarie; al rifacimento ed adeguamento degli impianti elettrici, esterni ed interni. Il restauro degli apparati decorativi è stato altrettanto complesso: dopo la mappatura dei danni, anche con termografie, gli affreschi sono stati sottoposti a velinature, mentre i frammenti delle parti cadute sono stati raccolti e catalogati, per essere poi ricollocati in fase di restauro, per mostrarsi oggi nella loro vivacità d’insieme.
Fonte: Comunicato ufficiale.