VENEZIA, 1 agosto 2019 – Che aspetto aveva la Laguna veneta in epoca antica? E’ quello che racconta la mostra “Vivere d’acqua. Archeologie tra Lio Piccolo e Altino”, che inaugura domani, 2 agosto, alle 18 presso il Centro Culturale Manin di Cavallino Treporti (Ve). Attraverso i reperti raccolti in numerose campagne di scavo e ricerche subacquee, l’esposizione, aperta fino al 13 ottobre prossimo, disegna le strutture e le forme cangianti del paesaggio dell’area del litorale antico della città romana di Altino.
UN PAESAGGIO MUTEVOLE – Ville marittime, strutture per la produzione del sale, peschiere, infrastrutture portuali: tra l’età antica e il primo medioevo il territorio lagunare è distinto da numerose trasformazioni, dettate dai cambiamenti dei corsi fluviali e dei canali lagunari.
La narrazione ha come filo conduttore la fondamentale attività archeologica pionieristica condotta da “Tito” Ernesto Canal, alla fine del secolo scorso. Seguendo un percorso cronologico che si snoda dall’età imperiale fino al VI-VII secolo d.C. attraverso reperti inediti – fino ad ora mai accessibili al pubblico, come i frammenti degli affreschi della Villa romana di Lio Piccolo – la mostra propone un viaggio per comprendere le complesse vicende abitative legate ad un territorio assai dinamico. Un luogo sospeso tra terre, mare e lagune. Qui le comunità, profondamente collegate al centro di Altino, hanno imparato a costruire, vivere e “dare forma e struttura” alle acque e alle barene. Qui si sono formati quei gruppi umani che hanno fatto di quell’ambiente la loro cultura e identità.
VIAGGIO IN SEI TAPPE – Lo spazio espositivo è organizzato in 6 tappe, seguendo il percorso geografico e cronologico dei contesti archeologici più rilevanti per descrivere la Laguna Nord in età romana e tardoantica:
- 50 anni di ricerche archeologiche in Laguna con Ernesto Canal
- Le ville marittime del territorio di Altino
- Le infrastrutture a servizio della navigazione
- Le economie della laguna antica: sale, pesce e trasporti
- Nuovi porti diffusi. La fine del mondo antico
- La laguna dal cielo
In ognuna delle stanze il visitatore incontrerà reperti e ricostruzioni degli spazi lagunari antichi, con la ricreazione di strutture antiche utilizzando i materiali archeologici originali (laterizi, coppi, embrici, mosaici, cubetti fittili pavimentali, intonaci parietali) rinvenuti nel corso degli scavi. Immagini, video e suoni accompagneranno la vista nella ricostruzione di un paesaggio lagunare antico ancora da raccontare appieno.
RICERCA E TERRITORIO – «Altino e l’acqua – spiega Giovannella Cresci, Direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca’ Foscari Venezia – costituiscono un binomio inscindibile e complementare, così come l’insediamento antico sorto ai margini della terraferma e il suo ampio bacino lagunare che ne rappresentò fin dalle origini il complemento infrastrutturale, il polmone produttivo, l’irrinunciabile deposito di risorse alimentari ed economiche. Un ambiente anfibio che l’architetto Vitruvio segnalava con stupore per la salubrità del suo ecosistema, favorito dalle opere di bonifica che i Veneti antichi prima e i Romani poi avevano saputo predisporre per assicurare un habitat compatibile con la vita delle comunità residenti».
La mostra, che si avvale di un prestigioso Comitato scientifico, è organizzata dal Comune di Cavallino Treporti – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Università Ca’ Foscari – Venezia, Dipartimento di Studi Umanstici, Fondazione Ca’ Foscari – Venezia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna, Polo Museale del Veneto, Museo Nazionale e Area Archeologica di Altino. Una sinergia positiva per il territorio: «La ricerca archeologica – spiega Michele Bugliesi, Rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia – rappresenta uno dei punti di forza della ricerca a Ca’ Foscari e le molte iniziative sostenute dall’Ateneo confermano come questa possa diventare veicolo di valorizzazione del nostro territorio, producendo delle ricadute positive anche nel consolidamento delle collaborazioni tra enti e istituzioni coinvolti a vario titolo nelle diverse attività».
Fonte: Università Ca’ Foscari
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INFORMAZIONI
“Vivere d’acqua. Archeologie tra Lio Piccolo e Altino”
Cavallino Treporti (VE), Centro Culturale Manin
via Treportina 1, 30010 Ca’ Savio
dal 2 agosto al 13 ottobre 2019
Orari di apertura:
AGOSTO: venerdì, sabato e domenica dalle ore 18.00 alle ore 22.00
SETTEMBRE – OTTOBRE: venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.30 alle ore 20.30
Ingresso libero
Visite Guidate su Prenotazione, INFO: tel. 041 2909760
biblioteca@comunecavallinotreporti.it
I visitatori della mostra acquisiranno un buono per la riduzione sul biglietto
d’entrata al Museo nazionale e Area Archeologica di Altino.