ARCHEOLOGIA / Pompei, riaperta (parzialmente) la Casa dei Vettii

POMPEI – Riapre oggi, anche se solo parzialmente, la Casa dei Vettii agli Scavi di Pompei. Chiusa dal 2007, la domus apparteneva a una famiglia di ricchi liberti: ristrutturata nel I secolo dopo Cristo, s’incentra sul peristilio. Le pitture all’ingresso evidenziano auspici di prosperità. A destra dell’ingresso è posta l’edicola con le immagini degli antenati e la raffigurazione del padrone di casa nell’atto di offrire un sacrificio, mentre sul focolare della cucina ci sono graticola e pentole: qui fu rinvenuta la statua-fontana di Priapo, in origine posta nel giardino insieme a altre statue con zampilli d’acqua in un ricco contesto scenografico. Anche l’atrio è di grande finezza, come il compluvium con le gronde in terracotta. Un ricco apparato pittorico alle pareti del salone e del soggiorno completano il fasto di una residenza di rango.

La riapertura rientra tra gli interventi di messa in sicurezza della Regio VI, uno dei cantieri del Grande Progetto Pompei portati a compimento. L’area, che occupa l’intera area nordoccidentale del pianoro di Pompei, divenne nel II secolo l’area residenziale prediletta dall’aristocrazia locale e comprende alcune delle domus più importanti del sito: le case di Pansa, della Fontana Grande, dei Dioscuri, dell’Ancora, di Sallustio, del Fauno, del Labirinto, delle Vestali, degli Amorini Dorati e dei Vettii.

L’evento chiude un anno straordinario per gli Scavi di Pompei, che hanno registrato il record di visitatori con oltre 3 milioni di ingressi e visto l’incessante progresso del Grande Progetto Pompei, di cui verrà presentato lo stato di avanzamento al termine dell’inaugurazione.

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