ARTE / A San Gimignano una grande mostra su Benozzo Gozzoli

#ARTE / A San Gimignano una grande #mostra su Benozzo Gozzoli

SAN GIMIGNANO (SI) – Dal 18 giugno la Pinacoteca di San Gimignano (Siena) ospita una mostra dedicata al pittore fiorentino Benozzo Gozzoli (Firenze 1420-21 – Pistoia 1497), artista tra i più rappresentativi e prolifici del Quattrocento italiano. La mostra Benozzo Gozzoli a San Gimignanointende celebrare, per la prima volta e in modo esaustivo, il quadriennio sangimignanese del maestro, uno dei periodi più intensi e fecondi nella sua lunga attività. Curata da Gerardo de Simone e Cristina Borgioli l’esposizione è promossa dal Comune di San Gimignano e dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa, Montalcino e la Fondazione Musei Senesi.

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Benozzo Gozzoli Pala di Santa Maria Maddalena. Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Marta tempera e oro su tavola San Gimignano, Museo Civico

Per il terzo anno consecutivo prosegue la sinergia tra le suddette istituzioni in un percorso di valorizzazione e studio delle opere della Pinacoteca. Dopo la mostra dedicata a Pintoricchio. La pala dell’Assunta di San Gimignano e gli anni senesi (6 settembre 2014 – 6 gennaio 2015) e a Filippino Lippi. L’Annunciazione di San Gimignano e le opere degli anni Ottanta (13 giugno – 2 novembre 2015), quest’anno protagonista del progetto espositivo è la tavola di Benozzo Gozzoli con la Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Marta che verrà ricomposta per la prima volta nella sua interezza grazie ai prestiti internazionali e prestigiosi del Musée du Petit Palais di Avignone, del Museo Thyssen-Bornemsza di Madrid e della Pinacoteca di Brera. La pala, come rileva Gerardo de Simone, “esalta il felice connubio, caratteristico dell’autore, tra la moderna misura rinascimentale appresa dall’Angelico e il profuso decorativismo che esalta la ricchezza e la preziosità dei materiali discendente dal filone tardogotico di Gentile da Fabriano”.

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Anche questa mostra si collega ad una serie di iniziative culturali che avranno l’intento di valorizzare e promuovere i Musei Civici della città. L’organizzazione è a cura di Opera – Civita, il catalogo è edito da Giunti Editore SpA.

L’esposizione resterà aperta fino al 1° novembre 2016.

 

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