FIRENZE, 26 ottobre 2018 (aggiornamento 29 ottobre) – Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci a Firenze come anteprima di assoluta grandezza delle celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte di una delle figure-icona della storia dell’umanità. La mostra, L’acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, a cura di Paolo Galluzzi (dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019, catalogo Giunti), è frutto di oltre due anni di preparazione, e presenta eccezionali apparati tecnologici per poter consultare il codice così come numerosi altri preziosi fogli vinciani, e non solo.
Il tema centrale dell’esposizione è l’acqua, elemento che affascina Leonardo. L’artista svolge indagini straordinariamente penetranti per comprenderne la natura, sfruttarne l’energia e controllarne i potenziali effetti rovinosi. Il Codice Leicester contiene riflessioni innovative anche su altri temi: soprattutto sulla costituzione materiale della Luna e sulla natura della sua luminosità, e sulla storia del pianeta Terra, nelle sue continue e radicali trasformazioni.

Il Codice Leicester è un’opera fitta di annotazioni geniali e di disegni che Leonardo vergò in gran parte tra il 1504 e il 1508: una stagione davvero magica della storia di Firenze, con la presenza contemporanea in città di grandissimi personaggi delle lettere, delle arti e delle scienze, che Benvenuto Cellini la battezzò, genialmente, “La Scuola del Mondo”. Per Leonardo, furono anni di intensa attività artistica e scientifica. In quel periodo effettuava infatti studi di anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, cercava di mettere l’uomo in condizione di volare, era impegnato nell’impresa, poi non condotta a termine, della pittura murale raffigurante la Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio, e studiava soluzioni avveniristiche per rendere l’Arno navigabile da Firenze al mare.
Per il Codice Leicester si tratta del secondo ‘viaggio’ a Firenze, in quanto fu esposto nel 1982 (quando era ancora denominato Codice Hammer) nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, ottenendo uno straordinario successo di pubblico (oltre 400.000 visitatori in poco più di tre mesi). I 72 fogli del Codice saranno esposti nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi. Grazie a un innovativo sussidio multimediale, il Codescope, il visitatore potrà sfogliare i singoli fogli su schermi digitali, accedere alla trascrizione dei testi e a molteplici informazioni sui temi trattati. Avrà inoltre a disposizione un vasto corredo di filmati digitali realizzati dal Museo Galileo, i quali, oltre che in mostra, saranno consultabili sui siti web degli Uffizi e del Museo Galileo.
Oltre al Codice Leicester, l’esposizione offre alcuni spettacolari disegni originali di Leonardo e fogli da codici di straordinaria importanza, realizzati in quegli stessi anni: il Del moto et misura dell’acqua dalla Biblioteca Apostolica Vaticana, (la silloge seicentesca di disegni sulla natura e sui moti dell’acqua tratti dai manoscritti vinciani) che integra le note e gli schizzi vergati sugli stessi temi nel Codice Leicester; il celeberrimo “Codice sul volo degli uccelli”, eccezionalmente concesso in prestito dalla Biblioteca Reale di Torino, compilato negli stessi mesi nei quali Leonardo realizzava il Codice Leicester; quattro spettacolari fogli del Codice Atlantico, prestati dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano, che illustrano gli studi vinciani sulla Luna, molto attinenti ai temi trattati nel Codice Leicester, e dove è illustrata l’invenzione della gru con cui Leonardo intendeva velocizzare le operazioni di scavo del canale navigabile che doveva collegare Firenze al mare. Infine, due preziosi bifogli del Codice Arundel della British Library, con rilievi del corso dell’Arno nel tratto fiorentino, dove sono indicate puntualmente posizione e misure dei ponti allora esistenti e sottolineate le analogie tra moti dell’acqua e moti dei venti, sulle quali Leonardo insiste nel Codice Leicester.
A questa eccezionale esposizione di fogli originali di Leonardo, si aggiunge la presenza in mostra di numerosi manoscritti di grande bellezza e importanza e di rarissimi incunaboli che contengono testi utilizzati da Leonardo per la compilazione del Codice Leicester. Tra questi merita sottolineare almeno lo splendido codice della Biblioteca Medicea Laurenziana contenente il Trattato di architettura di Francesco di Giorgio Martini, sulle cui carte Leonardo vergò dodici annotazioni che vedono al centro, ancora una volta, i moti dell’elemento acqua.
Complessivamente saranno quindi esposti in mostra oltre 80 fogli e il Codice sul volo degli uccelli di mano di Leonardo, oltre a 10 preziosi volumi tra manoscritti e incunaboli.
SCOPERTE 7000 LASTRE CHE RITRAGGONO I MANOSCRITTI – Alla presentazione della mostra il 29 ottobre è stata inoltre annunciata la scoperta, avvenuta negli archivi della Commissione Vinciana (ora custoditi al museo Galileo della Scienza a Firenze), di oltre 7000 lastre fotografiche in vetro dei manoscritti di Leonardo, realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del secolo scorso. “Si tratta di una scoperta di grandissima importanza, sia per la storia della fotografia che per gli studi dedicati al genio di Vinci – ha spiegato il curatore della mostra Paolo Galluzzi -. Queste lastre, infatti, effettuate oltre un secolo fa, offrono importanti informazioni sui cambiamenti dello stato di conservazione dei codici da lui scritti, incluso il Codice Leicester, avvenuti nel lasso di tempo trascorso dalla loro realizzazione ad oggi”. Le lastre sono già al centro di una ricerca: la loro ricognizione sistematica ed esaustiva è stata avviata, l’acquisizione digitale dei documenti è già in fase avanzata e presto le loro riproduzioni ad altissima
definizione saranno messe a disposizione degli studiosi su internet, “divenendo strumenti fondamentali della ricerca su Leonardo”, ha aggiunto Galluzzi. Già il prossimo anno potrebbero essere resi pubblici i primi risultati delle indagini che le riguardano. Intanto, se la mostra dedicata al Codex Leicester concesso agli Uffizi in prestito da Bill Gates anticipa le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del padre della Gioconda, la Galleria ha in serbo anche altre iniziative, diffuse sul territorio toscano per rendere omaggio al grande artista e scienziato. Nel paese natale di Leonardo, Vinci, verrà esposta la tavola con il suo primo paesaggio”conteso” tra Toscana e Umbria, in quanto è ancora oggetto di dibattito se l’opera ritragga uno scorcio dei colli del Valdarno oppure una veduta di terre umbre). Inoltre, la tavola Doria, raffigurante la parte centrale del capolavoro murale andato perduto, la Battaglia di Anghiari, realizzata nel ‘500 da un autore ignoto, che fino a gennaio è in mostra a Poppi, si sposterà proprio ad Anghiari.
GALLERY
La mostra è un progetto delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Galileo realizzato col determinante contributo di Fondazione CR Firenze e si avvale inoltre del patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.
Esposizione dal 30 ottobre 2018 al 20 gennaio 2019. Catalogo in italiano e in inglese, pubblicato da Giunti Editore.
INFORMAZIONI
L’acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci
Aula Magliabechiana, Uffizi, Firenze
30 ottobre 2018 – 20 gennaio 2019
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