MILANO, 8 aprile 2020 – In queste settimane, si sa, i musei sono purtroppo chiusi a causa dell’emergenza Covid-19. Uno dopo l’altro però, aderendo alla campagna promossa dal MIBACT #laculturanonsiferma, stanno “riaprendo” virtualmente, dando la possibilità ai visitatori di ammirare ugualmente i loro inestimabili tesori. In alcuni casi, l’esperienza online risulta molto interessante perché consente di accedere a una visione “ravvicinata” dei capolavori, evidenziandone particolari che altrimenti non si potrebbero cogliere con la normale visita dal vivo. E’ il caso ad esempio della Pinacoteca di Brera, che grazie alla collaborazione con Haltadefinizione hanno messo a disposizione della collettività le immagini in altissima definizione delle opere più importanti della collezione del museo milanese: sul sito internet della Pinacoteca si potrà infatti accedere a una sezione speciale dedicata alla visione “ravvicinata” dei grandi capolavori tra cui Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, Il bacio di Hayez e l’Adorazione dei Magi di Correggio, il Cristo morto del Mantegna. Un’operazione straordinaria che garantisce l’accesso “virtuale” alle opere e fornisce, allo stesso tempo, strumenti innovativi per le attività di didattica a distanza delle scuole.
“In questo momento in cui nessuno può godere del capolavoro di Raffaello di persona, renderlo accessibile in alta risoluzione, permettere a tutti di esplorarlo, è una espressione perfetta del potere dell’arte e dei valori della Pinacoteca”, dice James Bradburne direttore della Pinacoteca di Brera e della biblioteca Braidense.
I visori multimediali presenti sul sito consentono infatti di “entrare” nei dipinti e vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio non riesce ad apprezzare. Il grado di risoluzione delle immagini è tale da innescare un approccio completamente nuovo ai dipinti, si possono individuare i più piccoli dettagli, si percepiscono gli aspetti tecnici, le sottigliezze dei pigmenti, le tracce del disegno, quasi arrivando al cuore e al sentimento degli artisti.
L’iniziativa è stata realizzata in breve tempo grazie al supporto di Haltadefinizione, tech-company specializzata nella digitalizzazione di beni culturali e in attività di promozione e divulgazione, che ha messo a disposizione la propria Image Bank in altissima definizione insieme alla piattaforma digitale per la distribuzione dei contenuti.


“Le immagini in altissima definizione (o Gigapixel)” afferma Luca Ponzio, founder di Haltadefinizione, “sono una straordinaria occasione per favorire l’approccio digitale e immersivo alle collezioni museali. L’esplorazione dell’immagine di un’opera d’arte in rete, in tempo reale e con possibilità di ingrandimento fino a 40x, apre a nuove stimolanti opportunità creative sia per la valorizzazione sia per la conservazione e lo studio. Come funziona il processo di creazione di una fotografia Gigapixel? Macchine speciali realizzano centinaia, a volte migliaia, di macro fotografie dei dettagli di un’opera e poi le mettono insieme, come fosse un mosaico, per comporre un’unica grande immagine”.
Il Gigapixel supporta nuove modalità di visione digitale che vanno oltre l’immaginazione, in linea con l’esperienza di un museo vivo e vicino ai propri visitatori anche in questo momento storico particolare.
Le opere si possono ammirare direttamente dal sito della Pinacoteca, a questo link.
L’ha ripubblicato su Esquilino's Weblog.
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