#MOSTRE #MEDIOEVO / “Più splendon le carte”: alla Biblioteca Reale di #Torino un omaggio a #Dante
TORINO – Ben 65 documenti danteschi, tra cui alcuni tra i più importanti manoscritti trecenteschi della Commedia, dall’antichissimo del 1334, al Laurenziano Santa Croce di Filippo Villani, al Riccardiano autografo di Boccaccio, sono esposti fino al 31 luglio alla Biblioteca Reale di Torino (Piazza Castello, 19). La mostra, intitolata “Più splendon le carte”. Manoscritti, libri, documenti, biblioteche: Dante “dal tempo all’eterno”, è stata organizzata dalla Biblioteca Reale di Torino e dalla cattedra di Filologia e Critica dantesca dell’Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Studi umanistici), con la collaborazione della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e dell’Associazione Culturale MetaMorfosi e si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse in Italia e nel Mondo per ricordare Dante Alighieri: essa rientra nel programma dei Centenari Danteschi (1265-2015 ~ 1321-2021), aperti solennemente il 4 maggio 2015 nell’aula del Senato della Repubblica Italiana alla presenza del Presidente della Repubblica.
La mostra – articolata in sezioni – intende offrire al visitatore la possibilità di vedere dal vivo alcuni tesori librari che in sette secoli di storia hanno contribuito alla fortuna di Dante e di capire il ruolo che hanno tuttora le biblioteche per la tutela di questo straordinario patrimonio librario. Perse tutte le sue carte – di Dante infatti non è rimasto alcun manoscritto autografo –, la fortuna del poeta è legata a quanti nel tempo hanno ammirato e amato le sue opere, copiandole, stampandole, studiandole. Il visitatore avrà inizialmente la possibilità di entrare idealmente in uno scriptorium trecentesco, ammirando attraverso pregevoli codici le modalità di trascrivere, illustrare e commentare la Divina Commedia nel secolo XIV. Le sezioni successive guideranno il visitatore alla scoperta di quei libri a stampa, dagli incunaboli alle moderne edizioni, che hanno segnato la fortuna non solo della Divina Commedia, ma anche di altre opere dantesche, e alla scoperta di alcuni insigni studiosi del passato che hanno letto e commentato Dante: in questa sezione verranno in particolare esposti documenti di archivio dell’Università di Torino relativi a ricerche e lezioni universitarie del primo Novecento. L’ultima sezione intende illustrare la fortuna planetaria del poeta, attraverso l’esposizione di alcune edizioni della Divina Commedia in altre lingue.