#ARCHEOEDITORI / Edipuglia, un “piccolo colosso” dell’editoria di qualità

Non è facile fare editoria in Italia, paese di pochi, anzi pochissimi lettori. Se poi le pubblicazioni sono di taglio culturale e di ambito specialistico, magari in campo storico e archeologico, la missione ha quasi dell’eroico. Ma non temete: niente lamentazioni sullo status della cultura e dei beni culturali in Italia, deficienze del resto purtroppo ben note a chi è del campo.  In questa nuova rubrica, #ArcheoEditori, ci concentreremo sul bicchiere mezzo pieno, sulle energie positive di chi lavora e fa cultura superando le difficoltà, con gran fatica e credendoci. Parleremo di case editrici che si occupano di storia e archeologia, presenteremo le loro attività e il loro catalogo, mostreremo la loro voglia di fare e di innovare. Vogliamo fornire uno strumento per far conoscere al pubblico interessato, degli addetti ai lavori e degli studiosi come dei semplici curiosi e appassionati, le energie positive dell’Italia che fa cultura.  Per segnalazioni, scriveteci a: archeoeditori(at)gmail.com

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logo1La seconda puntata del nostro viaggio nell’editoria storica e archeologica ci porta in Puglia e precisamente a Bari, dove dal 1979 è attiva la casa editrice Edipuglia. Allora fu fondata dall’ing. Renzo Ceglie, uno straordinario innovatore e sperimentatore nell’ambito dell’editoria pugliese, oggi è diretta dal figlio Carlo Ceglie. In questi anni  ha pubblicato centinaia di volumi  e cataloghi di mostre (ormai si contano 800 titoli, suddivisi in 42 principali collane, e ben 8 riviste scientifiche: l’elenco con i link è in fondo alla pagina), e grazie alla collaborazione di importanti comitati scientifici internazionali si è affermata come una delle realtà editoriali più qualificate e apprezzate del settore, in Italia e all’estero.

Da quando Ceglie “senior” iniziò con la pubblicazione di volumi di storia e tradizioni pugliesi, seguendo la sua passione, di strada ne è stata fatta tanta. Ancora oggi il catalogo vanta varie collane che indagano l’eredità culturale del territorio, ma lo spettro si allargato  fino a comprendere testi delle più diverse discipline: archeologia, storia, studi religiosi, edizioni commentate di testi antichi, atti di convegni, beni culturali… Questo grande “salto di qualità”, che coincise con il passaggio all’editoria scientifica, fu stimolato da alcuni studiosi dell’Università di Bari tra cui Antonio Quacquarelli, Giorgio Otranto e Carlo Carletti. Alla fine degli Settanta-inizi anni Ottanta uscirono così i primi volumi dedicati al santuario micaelico di Monte Sant’Angelo, poi fu inagurata la collaborazione con la rivista “Vetera Christianorum” (dal 1992 pubblicata da Edipuglia), infine uscì l’edizione del primo manuale di archeologia cristiana di Pasquale Testini, ancora oggi ristampato.
Un momento importante fu la pubblicazione, nel 1998, del catalogo – a cura del Soprintendente di allora Giuseppe Andreassi e di Francesca Radina della mostra dedicata alle scoperte archeologiche della città di Bari, che raccolse un gruppo di studiosi dell’Università di Bari e della Soprintendenza Archeologica. Da quel momento, infatti, Edipuglia cominciò a pubblicare in maniera sistematica testi di archeologia, e per garantire la qualità necessaria alle pubblicazioni Ceglie affidò al noto archeologo Giuliano Volpe – con cui fu avviato un rapporto di stretta collaborazione che tuttora persiste – la direzione e il lancio di nuove collane proprio sui temi dell’archeologia, storia, filologia e storia della letteratura.

STANDARD INTERNAZIONALI – Le varie collane di studi nate negli anni si distinguono  dunque per la collaborazione con docenti di Università italiane e straniere, Istituti di ricerca e diverse Soprintendenze ai beni archeologici, architettonici e storico-artistici italiani. Ciascuna accoglie pubblicazioni non solo in italiano, ma anche nelle principali lingue straniere (inglese, francese, spagnolo, tedesco) ed è dotata di qualificati Comitati scientifici internazionali e di referee anonimi, secondo i più rigorosi sistemi di peer-review, in modo da garantire una qualificazione scientifica certificata ad ogni volume. Una nota tecnica: accanto al codice ISBN e ISSN, dal 2012 tutte le pubblicazioni sono dotate anche del codice internazionale DOI, che rispondono alle norme fissate dall’ANVUR nonché anche ai principali parametri internazionali, e varie riviste e collane hanno ottenuto la classificazione in fascia A.

TRA ANTICO E MODERNO – Ma non basta. Pur mantenendo l’attenzione sul passato, la casa editrice non trascura certo le opportunità offerte dai mezzi di comunicazione di oggi e anzi ha dedicato molte energie alla sfida del web, delle edizioni digitali e dell’open access. Il nuovo  sito internet , oltre a dare puntuale informazione sulle novità editoriali, sul catalogo, sulle presentazioni dei libri e sugli incontri con gli autori, offre una panoramica delle recensioni e un’ottima newsletter, nonché la possibilità di acquistare direttamente i volumi on-line.  Parecchi titoli, anche singoli articoli, sono disponibili in formato pdf; un nucleo di testi infine (si tratta per ora di alcuni titoli che appartengono alle collane AUCTORES NOSTRI e SIRIS, e della rivista ESP Across Cultures, ma ne saranno aggiunti prossimamente altri) è già scaricabile gratuitamente in open access (rispettivamente qui e qui). La ragione di questa scelta è, lo spiega l’editore stesso, “non solo valorizzare la tradizione di una casa editrice italiana legata al mondo della ricerca, ma anche affrontare la sfida della globalizzazione e della concorrenza delle grandi case editrici internazionali”, naturalmente conservando la peculiarità di un’organizzazione “artigianale” che resta vicina agli autori e alle istituzioni di ricerca cercando nel contempo di garantire sempre un prodotto di qualità. La comunicazione di Edipuglia di articola inoltre attraverso i principali social network, Facebook e Twitter, che consentono di raggiungere e informare un pubblico sempre più vasto e attento.

UN PREMIO PER GIOVANI STUDIOSI – Il fondatore, Renzo Ceglie, è scomparso nell’aprile del 2016. Per ricordare la sua figura, la casa editrice ha istituito un premio da conferire a un giovane studioso consistente nella pubblicazione di un’opera inedita nel campo delle scienze umanistiche (in particolare negli ambiti dell’archeologia, epigrafia, filologia classica e medievale, cristianistica, paleografia, storia, storia dell’arte). “La valutazione delle opere pervenute per partecipare alla prima edizione – ci aggiornano da Bari – è in corso ed entro fine anno verrà proclamato il nome dell’autore/autrice dell’opera vincitrice”.

ALCUNE SEGNALAZIONI – Come di consueto, segnaliamo ora alcune tra le ultime uscite (di altre pubblicazioni parleremo prossimamente in maniera più estesa). Per la collana ADRIAS, citiamo il monumentale L’archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), l’edizione degli Atti del Convegno Internazionale di Studi L’archeologia della produzione a Roma (secoli V-XV), svoltosi dal 27 al 29 marzo 2014 a Palazzo Massimo alle Terme e all’École française de Rome, che ha fissato l’attenzione, per la prima volta in modo esaustivo e sistematico, sull’Urbe come centro di una ricca rete produttiva entro l’ampia diacronia dai secoli finali della Tarda Antichità a tutto il Medioevo.

Molto interessante (e utile a stimolare serie riflessioni sullo stato dei beni culturali nel nostro Paese) è il fresco di stampa  L’eradicazione degli artropodi. La politica dei beni culturali in Sicilia di Mariarita Sgarlata,  archeologa e ispettrice per le Catacombe della Sicilia Orientale della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. L’autrice parte ricordando il giorno in cui, nel 2013, ricevette una lettera di richiesta di intervento a seguito di una infestazione di zecche nel sito di Tindari, e prosegue raccontando la sua battaglia contro i “veri” parassiti, i politici, che infestano aree archeologiche, centri storici e le coste vandalizzando la cultura e contribuendo in maniera decisiva al degrado e alla marginalità della Sicilia.

Di recente pubblicazione (2015) è infine il testo di Rachele Dubbini, Il paesaggio della Via Appia ai confini dell’Urbs. La valle dell’Almone in età antica [Bibliotheca Archaeologica 38, Edipuglia 2015] in cui l’autrice indaga i confini di questo comprensorio che demarcava i confini di Roma in epoca antica (era posto al primo miglio dell’Appia, in una fascia che definiva i limiti tra Urbs e suburbium). Riesaminando le fonti storiche e i ritrovamenti archeologici sulle strade (viae publicae), i santuari e le aree sacre, le strutture militari, gli archi onorari, gli horti, le aree sepolcrali e le strutture ricreative come i balnea,  Dubbini ricostruisce meticolosamente grazie anche all’ausilio di tavole lo sviluppo urbano di Roma dall’età del mito, al periodo regio, alla Repubblica, fino al principato e alla costruzione delle mura Aureliane.

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LE COLLANE EDIPUGLIA
(cliccare sul nome per accedere all’elenco completo delle pubblicazioni di ciascuna)

ADRIAS: collana di archeologia fondata da Ettore Maria De Juliis e attualmente diretta da Giuliano Volpe.

AIRS, Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari: la collana, curata dall’Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari (AIRS), presieduta da Giorgio Otranto e con sede a Monte Sant’Angelo, raccoglie atti di convegni e studi di studiosi e specialisti di discipline storiche e religiose, membri dell’Associazione.

BACT, Beni Archeologici – Conoscenza e Tecnologie: quaderni del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dell’Università del Salento. Collana diretta da Francesco D’Andria.

BIBLIOTHECA ARCHAEOLOGICA: collana di archeologia diretta da Giuliano Volpe.

DOCUMENTI E STUDI: collana fondata da Mario Pani e pubblicata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

INSULAE DIOMEDEAE: collana di ricerche storiche e archeologiche del Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni culturali, Scienze della Formazione – Area di Storia e Archeologia dell’Università degli Studi di Foggia, diretta da Giulio Volpe.

MUNERA: collana di Studi Storici sulla Tarda Antichità diretta da Domenico Vera.

PRAGMATEIAI: collana di studi e testi per la storia economica, sociale e amministrativa del mondo antico, diretta da Elio Lo Cascio.

SCAVI E RICERCHE: collana del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” diretta da Giorgio Otranto e Carlo Carletti.

PRINCIPALI RIVISTE

L’ARCHEOLOGO SUBACQUEO: l’unico giornale italiano (fondato nel 1995) dedicato all’archeologia subacquea e navale.

SIRIS: rivista della “Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici” di Matera, attualmente diretta da Francesca Sogliani.

VETERA CHRISTIANORUM: rivista del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; si propone come sede specialistica di ricerche, approfondimenti, confronti su temi e problemi relativi alla letteratura e alla storia del cristianesimo dalle origini all’Alto Medioevo.

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