Il complesso, costituito da almeno 5 ambienti, è stato riportato alla luce in via Vitruvio, nel centro di Fano. Le pavimentazioni, di epoca romana, sono in marmi d’importazione di colore verde e rosato; trovato anche il frammento di un’iscrizione. L’edificio fu utilizzato anche in epoca medievale. Continua a leggere ARCHEOLOGIA / Fano, riemergono i resti…
Nuove scoperte a Fano (PU). In occasione di alcuni lavori edili in centro cittadino sono emersi dei resti relativi a un edificio pubblico di epoca romana, collocato in affaccio al foro cittadino nell’attuale via Vitruvio. A renderlo noto è la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro Urbino con un post su Facebook.
Si tratta di un complesso, spiega la Soprintendenza marchigiana, costituito da almeno 5 ambienti, i cui muri, conservati in alzato per circa 2 metri, hanno lo spessore di 5 piedi romani (1,50 metri) e sono rivestiti in malta di calce e lastre di marmo. Sono state parzialmente messe in luce anche le relative pavimentazioni, che sono in marmi d’importazione, di colore verde e rosato, probabilmente cipollino verde e pavonazzetto.

Tutto il complesso, databile a circa 2000 anni fa, è stato interessato almeno da due ulteriori fasi di vita in epoca medievale, di cui sono state ritrovate alcune tracce: strutture murarie, focolari, frammenti di ceramica invetriata.

Fra i materiali recuperati, vi è anche un frammento di iscrizione su marmo che riporta su due righe le lettere V e I e conserva ancora tracce della “rubricatura”, ovvero la colorazione in rosso dei solchi delle lettere incise.
La cronologia e la funzione del complesso sono al momento in corso di studio e di definizione da parte della stessa SABAP per le Province di Ancona e Pesaro Urbino.
Fonte: SABAP per le Province di Ancona e Pesaro Urbino.
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