MILANO – Sarà tutta dedicata alla Città, nelle sue molteplici declinazioni e contraddizioni, la III ^ Edizione del Festival del Medioevo di Gubbio (Pg), che si terrà nella cittadina umbra dal 27 settembre al 1 ottobre 2017.
Le linee guida e il programma di quello che ormai è, indubbiamente, l’evento di riferimento per tutti gli appassionati dell’Età di Mezzo sono state presentate oggi in occasione di un’affollata conferenza stampa che si è tenuta a Milano, nella splendida sede dell’Urban Center in Galleria Vittorio Emanuele II. Alla presentazione sono intervenuti Filippo Mario Stirati (sindaco di Gubbio), Pierfrancesco Maran (assessore all’Urbanistica del Comune di Milano), Federico Fioravanti (ideatore del Festival del Medioevo), Maurizio Calì (dell’Associazione Culturale Italia Medievale) e Filippo Giovannelli (presidente degli Stati Generali della Rievocazione Storica). Al termine, la suggestiva esibizione degli Sbandieratori di Gubbio.
La scelta di Milano come sede per presentare l’evento è stata motivata dal fatto che i dati hanno rilevato come quest’anno l’Umbria sia stata la meta più gettonata, a livello italiano, dai visitatori provenienti dalla Lombardia. Milano inoltre sarà anche al centro di alcuni degli incontri principali della manifestazione. A inaugurare il Festival sarà lo storico Alberto Grohmann.
TEMA CONDUTTORE, LA CITTA’ – Il tema conduttore di questa III^ edizione sarà dunque la città intesa come centro sociale ed economico, con le sue piazze, i mercati, le banche e gli ospedali, che ne hanno espresso la vitalità per secoli, ma anche come centro del potere e luogo di incontro e scambio di popoli e culture. Rivivrà dunque a Gubbio il grande e vivace mosaico delle città medievali tra cultura, filosofia e architettura, moda e urbanistica, fantascienza e religione. E riecheggeranno le storie, i racconti e i segreti delle grandi capitali come Costantinopoli, Venezia, Genova, Parigi, Firenze, Napoli, Palermo, Il Cairo, così come le suggestioni che hanno giocato un ruolo di primo piano nell’opera di artisti, scrittori, poeti, cineasti, da Tolkien a Calvino a George Lucas.
In questo video, che abbiamo ripreso durante la conferenza stampa, l’ideatore del Festival, Federico Fioravanti, illustra nei dettagli le caratteristiche dell’evento.
Questo, invece, l’intervento di Maurizio Calì, presidente dell’Associazione Culturale Italia Medievale che sin dall’inizio collabora fattivamente al successo dell’evento.
Il programma è fittissimo e prevede, oltre ai consueti incontri e conferenze, anche mostre, mercati, rievocazioni e spettacoli che coinvolgeranno un centinaio di storici, saggisti, scrittori e giornalisti impegnati nella sfida della divulgazione.
Anteprime – Tra i molti appuntamenti, da segnalare due anteprime (mercoledì 27 settembre): la presentazione con lo storico Alessandro Barbero di “Medioevo da non credere”, il nuovo programma della stagione televisiva di Rai Storia e la proclamazione ufficiale dei finalisti del Premio Italia Medievale, il riconoscimento che l’Associazione Italia Medievale assegna ogni anno a personalità, istituzioni e privati che si sono particolarmente distinti nella promozione e valorizzazione del patrimonio medievale italiano.
Molti gli eventi collaterali. A partire dalla prima Fiera del Libro Medievale che coinvolge le grandi case editrici e i piccoli editori specializzati: saggi, romanzi, biografie, approfondimenti tematici e i grandi classici. Tutto quello che c’è da leggere e sapere per conoscere meglio l’Età di Mezzo.
Approfondimenti tematici – Molti i focus e gli approfondimenti tematici: sul riuso urbano dei centri storici (Leopoldo Freyrie e Sergio Rizzo, giovedì 28) , le architetture medievali, il rapporto tra la storia, l’editoria e il giornalismo (tavola rotonda con Ugo Berti, Francesco d’Ayala e Amedeo Feniello), Tolkien, la cucina medievale (Massimo Montanari, venerdì 29 e sabato 30), le scuole e i maestri ( Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, venerdì 29). Con una attenzione particolare (domenica 1 ottobre) intorno al tema dell’uso postmedievale del Medioevo attraverso le mode, il costume, il cinema, l’arte, la politica, la comunicazione e la musica pop.
Dante Alighieri – Enrico Malato terrà una lezione sul grande poeta mercoledì 27 settembre, giorno di inaugurazione del Festival. E a Gubbio si incontreranno per la prima volta (venerdì 29 settembre) i discendenti diretti di Dante Alighieri e di Cante Gabrielli, il podestà eugubino che condannò il “ghibellin fuggiasco” all’esilio perpetuo da Firenze.
Focus su Milano – “Start up medievali: Milano e la nascita del made in italy” è l’appuntamento curato dalla storica Maria Paola Zanoboni (domenica 1 ottobre) dedicato alle scoperte e le innovazioni che dobbiamo all’età medievale. Un excursus sulle fucine, le sartorie, le fabbriche del vetro, le botteghe d’arte e la continua sperimentazione di nuove tecniche di produzione nella Milano del Quattrocento.
Stati Generali della Rievocazione Storica – Ci sarà anche spazio per il dibattito sulla Rievocazione storica, una disciplina che ormai da qualche anno a questa parte, per numero di partecipanti e qualità degli eventi proposti, si sta rivelando un settore particolarmente vivace e importante sia sul piano culturale che su quello della divulgazione, come dimostra anche l’iter legislativo in corso per disciplinare la materia. Il Forum, organizzato sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre dal Comitato per gli Stati Generali della Rievocazione Storica presieduto da Filippo Giovannelli e dal Comitato Storico della Regione Toscana delle associazioni dei rievocatori guidato da Roberta Benini, si terrà nel refettorio del Convento di San Francesco, in piazza Quaranta Martiri. L’evento gode del patrocinio della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, del Ministero dei beni e delle attività culturali, del Comune di Firenze e di dieci regioni italiane: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Veneto e Umbria. E sarà l’occasione per addetti ai lavori, politici e rievocatori per confrontarsi anche su questi temi, come spiega in questo intervento proprio Filippo Giovannelli.
Il mercato medievale – Nel piazzale antistante il Centro Santo Spirito, sede degli incontri con gli autori, rivivranno anche le botteghe e i mestieri medievali, tra sapienza artigiana e innovazione (tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.00). Ospite d’onore del percorso espositivo sarà il Mercato delle Gaite di Bevagna. Uno spazio speciale sarà riservato agli stand del Cians, il Comitato Italiano Associazioni Nazionali Storiche.
Medioevo e futuro si incontrano al Festival del Medioevo in un evento dedicato alla moderna arte amanuense: Miniatori e calligrafi dal mondo. L’appuntamento costruito in collaborazione con la casa editrice “Arte Libro unaluna”, è un omaggio indiretto a Steve Jobs, l’inventore di Apple, che nella scuola del calligrafo Palladino apprese i segreti dei caratteri, l’eleganza dei segni e i messaggi subliminali del design, che poi trasferì ai “font” del Mac.
Le mostre – Il Festival propone ai visitatori tre piccole mostre. “Cacciatori con le aquile” è il racconto fotografico di un viaggio in Mongolia, tra i Kazaki dei Monti Altai per riscoprire una tradizione popolare che risale al 900 d.C. Uno spettacolo simile a quello descritto da Marco Polo alla corte di Kublai Khan (Sala degli Stemmi – Piazza Grande).
In MedievAli, l’artista eugubina Maria Cristina Vinciarelli espone le sue creazioni: ali della fantasia, parti eteree degli angeli, misteriose figure a metà tra l’umano e il divino (Chiesa di San Giuseppe – Università dei Falegnami, Via Savelli della Porta). Il salone d’onore del palazzo Ducale di Gubbio ospiterà Medioevo fantastico. I costumi di Danilo Donati e Gianna Gissi per il cinema. Sono gli abiti utilizzati nei film La cintura di castità (1967) di Pasquale Festa Campanile e Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (1984) di Mario Monicelli.
Gli spettacoli – Tre gli appuntamenti serali, gli unici a pagamento (ore 21.15), seppure al prezzo ridotto di 10 euro. Tutti nella chiesa sconsacrata di Santa Maria Nuova, dove è possibile visitare anche la Madonna del Belvedere, capolavoro quattrocentesco di Ottaviano Nelli.
Giovedì 28 settembre, “Le storie del Mediterraneo”, una lezione-spettacolo degli storici Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli accompagnati dall’Ensemble Musicanti Potestatis: un viaggio sentimentale, di porto in porto, da Costantinopoli all’Andalusia, alla ricerca di racconti dimenticati.
Il giorno dopo (venerdì 29 settembre) l’atteso concerto dei Micrologus: “De’ poni amor a me”. Ballate d’amore e danze nella Firenze del Trecento.
E sabato 30 settembre, il concerto per arpa celtica e canto “Il bardo dentro le mura”, del poeta, musicista e filologo Francesco Benozzo.
Torneo di scherma medievale – Teatro della sfida tra 12 squadre provenienti da varie regioni d’Italia è il cortile del Palazzo Ducale di Federico da Montefeltro. La competizione esclusiva di HEMA (Historical European Marzial Arts) è organizzata dalla storica “Sala d’Arme Achille Marozzo”, una associazione che dal 1997 si dedica alla ricerca e allo studio delle arti marziali in età medievale e rinascimentale.
Nella living history Templari, oltre la leggenda, i rievocatori della Mansio Templi Parmensis propongono una fedele ricostruzione di una mansio dei monaci guerrieri.
Itinerari eugubini – Le strade e le piazze di Gubbio faranno da sfondo anche a decine di altri eventi collaterali tra le quali spiccano le attività della Società dei Balestrieri, le esibizioni degli Sbandieratori e i cortei in costume dei quattro Quartieri storici di Gubbio.
Antichi strumenti di tortura e pena di morte è il titolo di una mostra allestita nella sala dell’arengo del Palazzo dei Consoli: propone un viaggio tra gli strumenti di esecuzione capitale e tortura con pezzi risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo e ricostruzioni filologiche dell’Ottocento e Novecento.
Previsti anche percorsi di trekking medievali e visite guidate nei luoghi più affascinanti della “Città di pietra”. E una originale proposta del Cinema Astra con due omaggi ai grandi registi Rossellini e Visconti.
Un apposito spazio nella Biblioteca Sperelliana sarà riservato invece al Medioevo dei bambini con letture, laboratori d’arte e corsi di disegno.
Per la sola giornata di domenica 1 ottobre, il Festival propone negli spazi del Palazzo Ducale anche un Laboratorio di Danza, curato da Enrica Sabatini: “Fuori e dentro le città. Danze colte e popolari tra Medioevo e Rinascimento”.
Spazio anche alla satira con uno spazio speciale riservato alle notizie del Tg Feudale del blog satirico Feudalesimo e Libertà.
Il Festival del Medioevo, organizzato dall’Associazione culturale Festival del Medioevo in stretta collaborazione con il Comune di Gubbio, gode del patrocinio scientifico dell’Isime, l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo e della Sami (Società degli Archeologi Medievisti Italiani) e dei patrocini istituzionali della Presidenza della Repubblica, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e della Regione Umbria.
L’evento è sostenuto dal Comune di Gubbio, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, dal Gruppo Azione Locale Alta Umbria (GAL Alta Umbria) dalla Camera di Commercio di Perugia, dalla Fondazione Giuseppe Mazzatinti, da Tecla, azienda di costruzioni in legno e da altri sponsor privati.
La RAI, Radio Televisione Italiana, è il media partner ufficiale con i canali tematici di Rai Storia e RAI Radio3.
Collaborano con la manifestazione anche il mensile Medioevo e tre siti web: Italia Medievale, impegnata nella promozione del patrimonio storico e artistico del Medioevo italiano, Feudalesimo e Libertà, fenomeno social di goliardia e satira politica e MediaEvi, pagina Facebook specializzata nell’analisi dei medievalismi.
Il programma completo dell’evento è disponibile sul sito ufficiale del Festival: www.festivaldelmedioevo.it
Sul sito anche tutti i dettagli e le convenzioni per l’alloggio.
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