Articolo tratto da BBC History Italia, n. 114 (agosto 2020). ©RIPRODUZIONE VIETATA
(Articolo pubblicato su BBC History Italia, n. 114 (agosto 2020). ©RIPRODUZIONE VIETATA)
La Biblioteca nazionale centrale di Roma sta coordinando il progetto di digitalizzazione e catalogazione degli incunaboli delle biblioteche monastiche in collaborazione con il Cerl – Consortium of European Research Libraries e con il contributo della Fondazione Polonsky. Punto di partenza sono le undici biblioteche annesse ai Monumenti Nazionali, incamerate a partire dalla fine del XIX secolo dallo Stato e ora appartenenti al Mibact. La prima a essere digitalizzata è la Biblioteca di Santa Scolastica di Subiaco, scelta perché nel suo monastero Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz stamparono fra il 1464 e il 1467 i primi incunaboli italiani, avviando l’arte della stampa nel nostro Paese.
L’intero patrimonio degli incunaboli della biblioteca (in tutto 206), analizzato e catalogato, è già disponibile a studiosi e appassionati, che potranno comodamente esaminare e sfogliare i preziosi volumi che lo compongono. Come? Basta visitare il sito a questo indirizzo: digitale.bnc.roma.sbn.it/progettopolonsky/.
Seguiranno tutte le altre biblioteche annesse ai monumenti nazionali per un totale di 11 (oltre al Monastero di S. Scolastica a Subiaco sono i seguenti: Abbazia di S. Giustina; Abbazia di Praglia; Abbazia di Montecassino; Certosa di Trisulti; Abbazia di Farfa; Abbazia di S. Nilo a Grottaferrata; Abbazia di Casamari; Badia di Cava dei Tirreni; Oratorio dei Gerolamini a Napoli). Tutte sono state incamerate alla fine del XIX secolo dallo Stato italiano a seguito delle leggi di confisca e ora appartengono al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Articolo tratto da BBC History Italia, n. 114 (agosto 2020), con aggiornamento. ©RIPRODUZIONE VIETATA