Pompei apre i suoi archivi digitali alla libera consultazione attraverso il sistema “Open Pompeii”. Case, edifici, reperti e affreschi “navigabili” online per “visitare” il parco archeologico e ammirarne i tesori in maniera interattiva.
di Redazione
Un immenso patrimonio di dati del Parco archeologico di Pompei, raccolti in decenni di scavi (e aumentato significativamente in tempi recenti grazie al Grande Progetto Pompei sotto la direzione di Massimo Osanna), è ora alla portata di tutti con un click per consultazione, studio e approfondimento. Un archivio aperto agli studiosi così come ai semplici appassionati, che potranno consultare online dati, informazioni, immagini e video su case e edifici, reperti, affreschi presenti o distaccati, nell’ottica della massima accessibilità e interattività nella ricerca e nella fruizione.
Il progetto, denominato “Open Pompeii”, è accessibile sul sito web open.pompeiisites.org oppure dall’App My Pompeii: quest’ultima ha la funzione di audioguida e consente al visitatore di interagire con il Parco inviando segnalazioni ricevendo un feedback diretto e immediato. La consultazione delle informazioni è basata su un’interfaccia semplice e intuitiva che, mediante una mappa, permette all’utente di interagire con il sistema e visualizzare i vari livelli informativi, navigando tra regioni, insule, unità catastali e vani. Utilizzando il motore di ricerca integrato, è inoltre possibile ricercare puntuali informazioni sui singoli reperti archeologici, trovando l’indicazione della loro provenienza e attuale dislocazione e relativa bibliografia per approfondire.
Fonte: Parco Archeologico di Pompei
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