Il volume di Angelo Passuello “San Lorenzo in Verona. Storia e Restauri” (Cierre Edizioni) racconta la storia della chiesa veronese di San Lorenzo reintegrandola nel fervido dibattito sull’architettura nord-italiana ed europea fra i secoli XI e XII.
VERONA – L’elaborazione di stimoli provenienti da diverse matrici culturali è la cifra qualificante dell’architettura romanica veronese nella seconda metà dell’XI secolo: la città atesina, infatti, sin dall’epoca romana era il crocevia delle principali direttrici per i collegamenti con l’Europa settentrionale, l’Italia nord-orientale e l’area alto-adriatica. La massima sintesi fra riferimenti continentali e modelli peninsulari fu raggiunta, sul finire del secolo, nella fabbrica urbana di San Lorenzo.

La chiesa, che sorge lungo l’antica via Postumia (attuale Corso Cavour) fu edificata nella sua veste attuale in una campagna costruttiva omogenea conclusasi entro il primo decennio del XII secolo. L’interno, tuttavia, fu snaturato fra il XV e il XIX secolo da molteplici interventi assai invasivi, volti al rimodernamento della struttura per fini prettamente cultuali ed estetici. Sul finire dell’Ottocento l’allora rettore don Scapini smantellò le superfetazioni moderne, con l’obiettivo di riportare la fabbrica al suo stato primigenio seguendo indizi certi e forme comprovate. Al termine della Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu gravemente lesionato da due incursioni aeree anglo-americane e pesantemente restaurato.
Il complesso si presenta come uno scenario multiforme, dove convivono princìpi non riconducibili a un’univoca tradizione edilizia: la particolare soluzione icnografica contraddistinta da un ampio capocroce tripartito e triabsidato connesso in progressione scalare alle absidiole dei bracci laterali (chevet échelloné); la presenza di due torri addossate alla facciata e di ampie gallerie correnti sopra le navate laterali e interconnesse da una tribuna occidentale; l’adozione di un raffinato apparato scultoreo di gusto schiettamente classicheggiante, ma con reminiscenze latamente lagunari. Le maestranze furono abili a recepire le idee offerte dalle lontane terre oltremontane (Germania e Francia), da quelle limitrofe nord-occidentali e dalle nutrite vestigia romane che arricchivano la città, per adattarle a una maniera edilizia precipuamente veronese e produrre, così, un monumento dagli esiti tanto originali e affascinanti quanto problematici.
Nonostante negli studi specialistici degli ultimi anni emerga esplicitamente la volontà di affrontare con uno sguardo rinnovato la straordinaria serie di edifici costruiti a Verona e nel suo territorio in epoca romanica, la chiesa di San Lorenzo non aveva ancora beneficiato di uno studio monografico condotto secondo criteri rigorosi. Il volume di Angelo Passuello* “San Lorenzo in Verona. Storia e Restauri” punta a colmare, almeno in parte, tale lacuna storiografica per reintegrare la struttura nel fervido dibattito sull’architettura nord-italiana ed europea fra i secoli XI e XII.
Il libro, edito da Cierre di Sommacampagna (Vr), è una rielaborazione parziale della tesi di dottorato in Storia delle Arti discussa da Passuello nel settembre 2017 presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari, dal titolo Il cantiere di San Lorenzo a Verona nel contesto del Romanico europeo. Il volume è aperto da una presentazione del rettore don Rino Breoni e da un’articolata prefazione di uno dei più illustri storici dell’arte a livello europeo, il prof. Xavier Barral i Altet (Université de Rennes II – Università Ca’ Foscari di Venezia).

Il primo capitolo, attraverso l’uso di una ricca bibliografia e di un nutrito apparato documentario (Archivio di Stato di Verona, l’Archivio Storico della Curia Diocesana di Verona, la Biblioteca Capitolare di Verona, l’Archivio Parrocchiale di San Lorenzo, …) chiarisce la successione degli eventi storici dell’istituzione ecclesiale dalla fondazione altomedievale attestata dal Versus de Verona (VIII-IX secolo), agli interventi quattrocenteschi di Canato e quelli post-tridentini di Bettini, fino ai lavori conservativi del secolo XIX.
Nei capitoli seguenti la storia dei restauri ottocenteschi e novecenteschi è ricostruita con grande meticolosità, attingendo a materiale d’archivio in larga parte inedito (relazioni, capitolati, rilievi, …) proveniente dall’Archivio Centrale dello Stato di Roma, dall’Archivio delle Soprintendenze di Venezia e di Verona, oltre agli straordinari fondi fotografici provenienti dall’Avery Architecture and Fine Arts Library della Columbia University di New York e dalla Fine Arts Library della Harvard University di Cambridge.

L’ultimo capitolo e le conclusioni contestualizzano il cantiere romanico con conclusioni assai interessanti e innovative: per esempio, l’idea che la chiesa fosse in origine in parte voltata a crociera, in parte coperta a capriate lignee; che il transetto nella sua prima versione fosse molto meno caratterizzato di come appare dopo i restauri novecenteschi; che il pavimento comportasse tre quote, con un livello differenziato della crociera, forse coperta da una torre nolare; che la navata maggiore, priva di cleristorio, fosse leggermente più bassa, dando all’edificio l’aspetto di una chiesa a sala. Ne esce rafforzato il ruolo di San Lorenzo nell’Italia settentrionale del primo XII secolo e, inoltre, viene esaltato il ruolo di Verona come cerniera culturale fra Nord e Sud d’Europa, più attenta agli influssi continentali nord-occidentali di quanto finora si fosse riconosciuto.
*Angelo Passuello nasce a Verona nel 1986. Laureato magistrale in Discipline Artistiche e Archeologiche presso l’Università di Verona (110/110 e lode) e specialista in Beni Storico-Artistici presso l’Università di Padova (70/70 e lode), è dottore di ricerca in Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia; la sua tesi viene difesa nel settembre 2017 e valutata unanimemente con la lode. Dal 2009 è stato membro di diversi progetti di ricerca promossi dalle Università di Padova e di Verona e dal 2014 al 2018 ha svolto attività didattiche presso l’Università di Verona. Vincitore di prestigiosi riconoscimenti per le sue ricerche, è stato relatore a diversi convegni nazionali e internazionali in Europa e negli Stati Uniti ed è autore di numerosi saggi, contributi in atti di convegno e articoli in autorevoli riviste scientifiche internazionali: i suoi interventi toccano i più svariati ambiti, spaziando dalla scultura altomedievale alla pittura trecentesca, dall’architettura romanica alla plastica tardogotica.
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IL LIBRO
Angelo Passuello
San Lorenzo in Verona. Storia e Restauri
Editore: Cierre di Sommacampagna (Vr)
Formato: 21×28 cm
Pagine: 304
Illustrazioni: in B/N e a colori
Rilegatura: brossura cucita
Isbn: 978-88-8314-923-8
Prezzo: € 29,00
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L’intervista dell’autore su Tele Pace