MOSTRE / A Pavia i magnifici Graduali miniati della Certosa tornano a far “sentire” la loro voce [FOTO]

In mostra alla Biblioteca Antica della Certosa di Pavia una serie di straordinari Graduali miniati risalenti al Cinquecento. Oltre ad ammirare le stupende pagine dei manoscritti, sarà possibile ascoltare la musica che contengono, che risuonerà per la prima volta dopo secoli in due concerti organizzati per l’occasione. Su coralicertosapavia.it  sarà inoltre possibile sfogliare le immagini complete dei volumi in alta definizione e ammirare i dettagli delle miniature.

di Redazione (©Foto Musei Lombardia)

La splendida Certosa di Pavia

Doppio, straordinario appuntamento in questi giorni a Pavia con l’esposizione dei sontuosi graduali miniati cinquecenteschi, uno dei tesori meno noti del Museo della Certosa, e l’apertura, per l’occasione, del locale della Biblioteca Antica, ambiente tuttora di pertinenza del Monastero ma che la comunità monastica ha deciso di mettere a disposizione per consentire al pubblico di ammirare sul posto i manoscritti che vi sono conservati. L’iniziativa, intitolata Immagini in Canto. I Corali della Certosa di Pavia, “viene proposta – sottolinea la Direttrice Regionale dei Musei Statali della Lombardia Emanuela Daffra – a conclusione dell’intervento di restauro del Codice 822”, magnifico esemplare miniato di Graduale, ossia un tipo di volume che raccoglieva i canti delle messe che si susseguono nel Calendario Liturgico della Chiesa cattolica (del restauro avevamo parlato QUI). Non si trattava – sottolinea Daffra, curatrice anche del progetto in cui l’esposizione si inserisce – di un libro ad uso personale, ma collettivo. Il codice veniva cioè aperto, e via via sfogliato, su un alto leggio al centro del Coro, in modo che tutti monaci potessero, dai loro stalli, seguirne i testi e le annotazioni musicali, ammirandone anche gli sfavillanti decori.

Graduale 814, folio 11 r, Certosa di Pavia

Di questi colossali codici la ricca Certosa pavese ne vantava almeno 39, come ricorda l’inventario dei beni del monastero redatto il 16 dicembre 1782, al momento della sua soppressione. Da quel momento iniziò la diaspora di uno dei grandi giacimenti librari lombardi. La Biblioteca della Certosa riuniva, infatti, più di 10 mila volumi, tra codici miniati, manoscritti e incunaboli. Un insieme unico che prese in parte la via della biblioteca Braidense di Milano, in parte di quella Universitaria di Pavia disperdendosi poi lungo rivoli ancora in parte ignoti. Era un patrimonio di grande ricchezza anche in termini di qualità, poiché sulle pagine dei volumi più antichi furono al lavoro i maggiori artisti e miniatori attivi per la corte dei Visconti prima e degli Sforza poi, grandi protettori del monastero pavese.

Graduale 814, folio 31r, Certosa di Pavia

“Le ricerche condotte nel tempo hanno reso possibile l’individuazione di molti tra di essi e il progetto della Direzione Regionale Musei della Lombardia è di arrivare a riunirli in una esposizione dedicata, di cui quella odierna non è che un assaggio, fondato sul patrimonio rimasto nel monastero e del quale si è avviato il recupero sistematico, grazie al progetto Sleeping Beauty voluto e finanziato dal MIC”, conclude Daffra.

Protagonisti di questa tappa saranno proprio i monumentali corali miniati e il sontuoso mobile che, nel 1886 venne creato proprio per accoglierli al ritorno in Certosa. Anche questo solido esempio di ebanisteria lombarda è stato oggetto di restauro ad opera di Luciano Gritti, che lo ha anche reso più funzionale alla corretta conservazione dei manoscritti.

Graduale 822, folio 2v, Certosa di Pavia

Quattro corali, i due restaurati e due di cui è progettato il prossimo recupero, saranno esposti aperti sulle pagine più belle. Ma il visitatore potrà sfogliare virtualmente per intero sia il Corale 822 che il Codice 814, restaurato nel 2009 dalle monache benedettine di Viboldone, grazie alla campagna fotografica effettuata a tappeto in questa occasione.

Per la prima volta da molti secoli, inoltre, le notazioni musicali segnate sulle antiche pergamene e che i monaci certosini trasformavano in preghiera cantata ritorneranno suono grazie alle voci del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri – Schola Gregoriana Ghislieri diretta dal maestro Renato Cadel. Esse accoglieranno i visitatori in biblioteca ma, soprattutto, ridaranno fiato e funzione alle monodie del gregoriano, da secoli dormienti nelle pagine chiuse dei manoscritti accompagnando la Messa che i monaci celebreranno il giorno 12 dicembre alle ore 11.30 nella Basilica.

Su coralicertosapavia.it realizzato da Viva! sarà possibile sfogliare le immagini complete dei volumi in alta definizione e ammirare i dettagli delle miniature.

Graduale 822, folio 13r, Certosa di Pavia

INFORMAZIONI

IMMAGINI IN CANTO. I Corali della Certosa di Pavia (Pavia, Biblioteca Antica, 4 novembre 2021 – 9 gennaio 2022. Mostra promossa e organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia. A cura di Emanuela Daffra con Barbara Galli. Comitato scientifico: Emanuela Daffra, Barbara Galli, Pier Luigi Mulas, Angelo Rossi, Cristina Quattrini. Info: www.musei.lombardia.beniculturali.it.

Orari: dal venerdì alla domenica, ore 9.30-11.30; 14.30-16.30

Calendario appuntamenti musicali

Sabato 11 dicembre, ore 16.30, concerto della Schola Gregoriana Ghislieri presso il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina, Vigevano.

Domenica 12 dicembre alle ore 11.30 Messa cantata dal coro della Schola Gregoriana Ghislieri presso la Certosa di Pavia.

©STORIE & ARCHEOSTORIE. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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