Eccezionale rinvenimento ad Amorosi (Benevento), centro della Valle Telesina, dove è tornata alla luce una vasta necropoli preromana caratterizzata da ricchi corredi funebri. A darne notizia il Soprintendente ABAP per le province di Caserta e Benevento, arch. Gennaro Leva, e il funzionario archeologo dott. Andrea Martelli, che hanno presentato la scoperta in un’affollata conferenza stampa.

Gli scavi, realizzati in base alla normativa sull’archeologia preventiva, erano finalizzati alla costruzione di una centrale elettrica da parte di Terna Rete Italia Spa e hanno portato alla scoperta di una estesa area archeologica, posta nelle vicinanze del fiume Volturno. “Seppure lo scavo del sito ha messo in luce vari livelli di frequentazione, dall’epoca preistorica fino all’età tardo antica – sottolinea la nota della Soprintendenza -, le evidenze archeologiche meglio conservate riguardano la grande area funeraria, attestata fra le fasi finali dell’età del Ferro e l’avanzato periodo orientalizzante (terzo quarto del VIII – seconda metà/fine del VII secolo a.C.)”.
Davvero notevole l’estensione della necropoli: al momento sono state scavate complessivamente 88 sepolture su una superficie di circa 13.000 mq.

I contesti, spiega la Sabap, sono riferibili alla cosiddetta ‘Cultura delle tombe a fossa’ che caratterizza la Campania interna prima dell’emergere dei Sanniti. I corredi funerari presentavano differenze di genere: nelle tombe maschili erano presenti armi, mentre in quelle femminili ricche parure composte da oggetti di ornamento in bronzo come fibule, bracciali, pendagli, elementi in ambra e osso lavorato. Nei corredi ricorrevano anche grandi quantità di vasi di forme differenti, spesso impilati gli uni sugli altri, deposti generalmente ai piedi del defunto in uno spazio riservato.
Alcune sepolture si distinguevano per caratteri di eccezionalità con la presenza di oggetti di particolare prestigio, come un grande cinturone in bronzo riccamente decorato o vasi in bronzo laminato che richiamano le sepolture di rango principesco attestate in Campania in epoca orientalizzante.
“L’elemento di maggiore monumentalità – chiarisce la Sabap – è costituito però da due grandi sepolture a tumulo caratterizzate dalla presenza di imponenti circoli dal diametro di circa 15 metri che erano certamente pertinenti ad esponenti dell’élite della società dell’epoca”.

Già in fase di scavo, la Soprintendenza di Caserta ha avviato, in collaborazione con Terna Spa e il Comune di Amorosi, un vasto progetto di ricerca con il concorso di vari professionisti che hanno svolto attività di microscavo delle terre interne ai contenitori recuperati e di restauro preliminare dei materiali, di analisi antropologiche dei resti ossei e di analisi archeobotaniche dei terreni in un magazzino-laboratorio appositamente allestito in locali messi a disposizione dal Comune di Amorosi.

I ritrovamenti saranno raccontati al pubblico, promette la Soprintendenza di Caserta, con una serie di iniziative condotte con il sostegno di Terna Spa e la collaborazione dei Comuni di Amorosi e Puglianello. C’è grande attesa, in particolare, per l’esposizione preliminare dei risultati degli scavi e la direzione dell’ampio progetto finalizzato allo studio, al restauro e alla valorizzazione del grande patrimonio archeologico rinvenuto.




(foto: Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento)
Fonte: Soprintendenza ABAP per le province di Caserta e Benevento
© TESTI, FOTO, VIDEO E MATERIALI PROTETTI DA COPYRIGHT – RIPRODUZIONE RISERVATA / ALL RIGHTS RESERVED. Riproduzione vietata senza citare la fonte.






Lascia un commento