Si terrà nella suggestiva cornice del Monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte (LC) la prima giornata di studi La Curtis di Capiate fra tardo-antico e medioevo. Scoperte inedite e nuove ricerche sul territorio. Il convegno, previsto per il giorno 21 maggio 2016 con inizio alle ore 10, è dedicato alla comunicazione dei risultati delle attività di ricerca svolte nell’ultimo quinquennio sulla Corte di Capiate e al confronto fra gli specialisti.

dscn2270L’abitato di Capiate oggi fa parte del comune di Olginate, in provincia di Lecco, e ha grande interesse storico.  Il suo castello, conosciuto anche come Corte di Sant’Ambrogio, fu sede del potere durante l’Alto Medioevo: in questo luogo risiedeva chi controllava il territorio e la sua popolazione . Scavi archeologici effettuati sotto i locali della torre e della ex Basilica di San Nazaro hanno messo in luce parte di una vasta necropoli medioevale, oltre a murature ed elementi attribuibili all’epoca romana. Notevole è anche la Corte di Caromano, situata nel luogo in cui sorgeva l’omonimo insediamento medievale. Nell’Alto Medioevo vi era probabilmente situato un corpo di guardia che controllava la strada di accesso a Capiate. Successivamente, al tempo dei Franchi, in questa località visse una nobile famiglia di legge longobarda: un suo esponente, Attone da Caromano, vantava legami con l’importante famiglia che risiedeva nella Rocca di Airuno, essendo appunto suocero di Alcherio, Signore di Airuno. Più illustre di Attone fu suo figlio, Sant’Adalberto da Caromano, vescovo di Bergamo [890 circa-935], le cui importanti gesta determinarono l’attribuzione alla cattedra episcopale delle funzioni di governo della città. I corpi di fabbrica più antichi del complesso architettonico sono il porticato trecentesco e l’edificio a torre che potrebbero risalire al XV-XVI secolo. La loro costruzione può essere attribuita alla famiglia D’Adda, che ne fu proprietaria dal 1376 fino al 1674.

Anche la poco distante località di Carsaga è di origine molto antica. Pur essendo citata per la prima volta in un documento dell’anno 880, sul territorio sono stati trovati rinvenuti reperti attribuibili al periodo protostorico. L’atto dell’880 è  un diploma dell’imperatore Carlo il Grosso che riporta il termine “Cressagum”, toponimo che deriva dalla parola gallica “cresso” che significa “frondoso” ma anche “capelluto”, esattamente come il latino “comatus” (termine usato dai latini per indicare ciò che atteneva alla popolazione dei Galli, evidenziando il loro uso di portare i capelli lunghi). Probabilmente Cressagum fu il nome antico di tutta la zona, mentre il toponimo “Capiate” dovrebbe risalire all’epoca longobarda. Oggi si presenta come un bel complesso di edifici rurali ottocenteschi inserito nel Parco Adda Nord. Gli immobili e terreni circostanti appartengono alla Fondazione Causa Pia D’Adda.

Per tutelare e valorizzare il patrimonio storico, architettonico, culturale e ambientale del luogo è attiva dal 2012 l’Associazione Capiate – Radici nel Futuro ONLUS.

La Giornata di Studi, che fa il punto sulle ricerche e intende stimolare ad una riflessione anche per la valorizzazione dell’intero sito,  ha ottenuto il Patrocinio di Soprintendenza Archeologia Lombardia, Regione Lombardia, Provincia di Lecco.

Info: www.capiate.org – associazione@capiate.org

cPROGRAMMA

LA CURTIS DI CAPIATE FRA TARDO ANTICO E MEDIOEVO.
SCOPERTE INEDITE E NUOVE RICERCHE SUL TERRITORIO.

I Giornata di studi

h.10.00 Apertura dei lavori

h. 10.20 Francesco Muscolino – Soprintendenza Archeologia Lombardia
La conoscenza del bene come strumento di tutela.

Sessione I – Moderatore Mauro Cigognini

h. 10.30 Fabio Carminati – Associazione Capiate Radici nel Futuro
La ricerca storica sul territorio di Capiate. Nuove indagini e recenti ipotesi. Riepilogo dello “Stato dell’arte”.

h.11.15 Marco Brivio – Associazione Capiate Radici nel Futuro
L’aristocrazia del medio corso dell’Adda nei secoli IX-XII: de Vicomercato, de Caromano, de Bevulco.

h.11.45 Andrea Mariani – Faculdade de Letras da Universidade do Porto (CITCEM)
Inquadramento territoriale della Curtis di Capiate
nel contesto fortificato della Brianza Lecchese medievale.

h. 12.45 – 14.15 Pausa

Sessione II – Moderatore Andrea Mariani

h. 14.15 Paolo Corti – Archeologo
Rinvenimenti inediti di età romana a Capiate.

h.14.45 Benedetta Castelli – Archeologa
La necropoli di Capiate. Aspetti archeologici.

h.15.15 Emanuela Sguazza e Daniele Gibelli, Valentina Caruso, Cristina Cattaneo – Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof) Università degli Studi di Milano.
La necropoli di Capiate. Aspetti antropologici.

h. 16.00 Dario Gallina – Archeologo dell’architettura
Nuove analisi stratigrafiche del complesso di Capiate.

h 16.50 Chiusura dei lavori

Per iscrizioni: associazione@capiate.org

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