Le vie commerciali sono strade attraverso le quali viaggiano non solo merci e materie, ma anche idee, tecniche, saperi. Dal XIII secolo e fino all’Ottocento inoltrato, per la sua posizione geografica, per sistema politico e tessuto sociale ed economico, Venezia ha avuto un ruolo chiave nella promozione dei contatti, nell’organizzazione degli itinerari, nel sistema di importazione ed esportazione di beni pregiati ed esotici e di sapere verso l’Asia. Per approfondire queste tematiche, il Museo d’Arte Orientale di Venezia organizza un ciclo di conferenze intitolato “Marco Polo e gli altri. Viaggiatori e viaggi tra Venezia e l’Asia”.

Il ciclo di conferenze, inserito nel calendario delle manifestazioni per il settimo centenario della morte di Marco Polo, indaga gli itinerari e le rotte, investiga gli scambi, racconta una visione del mondo e analizza la sua narrazione a partire dai viaggiatori del XIII secolo. Dopo la caduta della Serenissima, nel XIX secolo, i contatti con l’Asia orientale hanno continuato ad essere forieri di innovazione e crescita per tutti i paesi coinvolti, con particolare attenzione al settore del tessile.

L’accesso alle conferenze è gratuito su invito che sarà inviato una settimana prima dell’evento. Non è possibile prenotare.

Per ricevere l’invito, telefonare al n. 041 5241173 | Museo d’Arte Orientale


Il calendario delle conferenze

  • Giovedì 28 marzo 2024, ore 16.30

Luca Molà, Sulle orme di Marco Polo: mercanti italiani in Asia al tempo della Pax Mongolica

Tra il XIII e il XIV secolo la conquista dell’Asia da parte dei Mongoli consentì di rendere percorribili le antiche Vie della Seta. Fiorirono così gli scambi commerciali e culturali tra l’Asia e l’Europa, nei quali Venezia e i veneziani ebbero un ruolo di primo piano.

Luca Molà insegna Storia del Rinascimento all’Università di Warwick in Gran. Ha pubblicato monografie e articoli sulla storia della seta e più in generale dell’industria e dei commerci tra Medioevo e prima età moderna, sulle migrazioni di tecnici specializzati e sulle politiche economiche statali a favore dell’innovazione, con particolare attenzione a Venezia, all’Italia e al mondo mediterraneo.

  • Giovedì 4 aprile 2024 ore 17.00

Lydia Manavello, Europa-Giappone andata e ritorno. Storia e vita quotidiana raccontate attraverso i kimono

L’incontro si prefigge di presentare alcuni kimono del primo Novecento, la cui decorazione si rivela essere un’inattesa, quanto affidabile, fonte di informazione sulla storia giapponese passata e recente, legata al viaggio e alle rotte di persone, idee e curiose novità, e all’incontro con la cultura europea.

Lydia Manavello si è laureata in Conservazione dei Beni Culturali a Udine. Si è occupata di catalogazione di beni artistici e archivistici e dell’insegnamento di Storia delle Arti per associazioni ed enti culturali. Da tempo si interessa allo studio dell’arte del Giappone, che ha approfondito nell’aspetto tessile dando vita ad una prestigiosa collezione di kimono d’epoca. Collabora con musei ed enti privati promuovendo la diffusione della cultura nipponica. 

  • Venerdì 12 aprile 2024 ore 17.00

Piero Falchetta, Il mappamondo di Fra’ Mauro: un’immagine del mondo fra tradizione e innovazione

Piero Falchetta, già curatore delle raccolte cartografiche della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, è storico della cartografia, della navigazione e dei viaggi. Le sue pubblicazioni hanno trattato in particolare la cartografia nautica veneziana, il mappamondo di Fra’ Mauro, le vedute di città dal medioevo al Settecento, Jacopo de’ Barbari, Vincenzo Coronelli e la Storia del Mogol di Nicolò Manuzzi).

  • Giovedì 18 aprile 2024, ore 17.00

Eugenio Burgio, Le Asie di Marco Polo

Il senso comune connette abitualmente il nome ‘Marco Polo’ al toponimo ‘Asia’. È un’abitudine corretta sul piano geografico, ma su quello storico-culturale essa tende a sottovalutare che per gli europei occidentali non esisteva un’Asia, ma più Asie, diverse per rappresentazione e legate, sulla lunga durata, a momenti storici diversi ma accomunate dalla tensione dialettica fra conoscenze empiriche e saperi di tradizione libresca.

Eugenio Burgio insegna Filologia romanza all’Università Ca’ Foscari dal 1992. Negli ultimi vent’anni le sue ricerche si sono concentrate sul testo del Devisement dou monde (o Milione) e sulla lettura antropologica dei suoi contenuti geo-storici.

  • Martedì 23 aprile 2024, ore 17.00

Elisa Bellato, Viaggi sul filo della seta. Storie ottocentesche di bachi e cavalieri tra Veneto e Asia

Le epidemie stravolgono mondi, ma aprono anche scenari inediti. Così è avvenuto per la pebrina, una malattia epidemica del baco da seta che a metà Ottocento ha messo in ginocchio la florida produzione sericola europea, costringendo alla ricerca di seme bachi sano in Oriente e dando avvio a una nuova frontiera di scambi non solo commerciali.

Elisa Bellato si occupa di patrimonio culturale da una prospettiva antropologica. Ha progettato musei ed esposizioni di interesse etnografico, tra cui il Museo del baco da seta di Vittorio Veneto (TV). Sempre in tema seta, è del 2022 la pubblicazione per l’Università di Padova “Cavalieri, conti e contadini. Indagine sulla bachi-sericoltura nel compendio di villa Revedin Bolasco”. In ambito veneziano un suo tema di ricerca riguarda l’artigianato della gondola in relazione alle trasformazioni della città di Venezia. Insegna Antropologia culturale all’Università La Sapienza di Roma.

Per informazioni: Museo d’Arte Orientale, Santa Croce 2076, 30135 Venezia: drm-ven.orientale@cultura.gov.it
Per ricevere l’invito, telefonare al n. 041 5241173 | Museo d’Arte Orientale

Fonte: Direzione Regionale Musei Veneto

Immagine di apertura: Carovana lungo la Via della seta, Abraham Cresques, 1375 (Wikimedia Commons)

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