AGRATE BRIANZA (MB) – Reperti risalenti all’epoca romana, forse databili addirittura all’età neolitica, che retrodatano la storia dell’insediamento umano nel territorio di Agrate Brianza a un’epoca molto più antica di quella finora documentata: la scoperta è emersa nel corso degli scavi per la realizzazione della scuola dell’infanzia in via don Gnocchi. A comunicare i ritrovamenti è la Soprintendenza Archeologia della Lombardia in questa nota: “Nel corso di controlli archeologici eseguiti dalla  società  Ar.Pa.  di  Paolo Corti è stata evidenziata la presenza di un  deposito  di  interesse  archeologico. Gli  scavi  stratigrafici, effettuati in  collaborazione  con  il Comune di Agrate Brianza e grazie all’assistenza tecnica dell’impresa “Costruzioni Pellegrini Srl”, hanno offerto l’occasione per indagare e documentare fasi di frequentazione dell’area che hanno offerto nuovi e inattesi dati sulla storia del territorio comunale. I rinvenimenti comprendono poche sepolture ad incinerazione, molto compromesse dalle arature, e tracce diverse di uso del suolo, in particolare buche di palo e aree con tracce di accensione di fuochi. I  frammenti  ceramici  rinvenuti  hanno  confermato  la  presenza  di  abitanti  in Agrate  durante  l’età romana,  già  nota  da  tempo,  ma  hanno anche  suggerito  che  la  frequentazione  dell’area  possa aver avuto inizio già in età neolitica. Gli  scavi  archeologici  sono  in  corso  di  ultimazione. Lo  studio  dei  reperti  consentirà  di  meglio precisare  e  comprendere  le  differenti  fasi  di  frequentazione  e  di  ricostruire  un  frammento  della storia più antica di Agrate”.

 

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