SPILAMBERTO (MO) – Una villa rustica a Spilamberto, una struttura che si evolve nel tempo ospitando popoli di cultura e origine diversa che hanno dominato il territorio, Romani e Longobardi al confine tra tardoantico e altomedioevo. A Spilamberto rivive questo passaggio di testimone in una esposizione temporanea che mette in mostra i reperti ritrovati nell’area di Cava Ponte del Rio, esplorando nuove possibilità e nuove dinamiche fra i due mondi, forse non così distanti come si può pensare. La mostra “Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica“, allestita all’interno del Museo Antiquarium di Spilamberto , esporrà i corredi di quattro tombe e si potranno scoprire alcuni reperti mai visti, appena restaurati.
Il progetto espositivo, curato da Paolo De Vingo dell’Università di Torino, presenta una selezione di materiali provenienti dalla cava di Ponte del Rio, nel territorio di Spilamberto, a seguito degli scavi archeologici preventivi effettuati dalla Soprintendenza che hanno riguardato, in particolare, le strutture di una villa rustica romana e un contesto cimiteriale longobardo, non molto distante.
I materiali dall’edificio rustico consistono in una selezione di oggetti in ferro e in bronzo di tradizione romana (congegno di serratura, chiave domestica, utensili agricoli e da cucina, una fibbia ed una armilla decorata) volta a ricostruire il quadro economico-sociale in cui si inseriva la vita di questa comunità, con particolare attenzione per gli attrezzi agricoli (una falce messoria, due tipi distinti di zappe per dissodare il terreno). Una serie di lame in ferro verranno poste in relazione sia con tutte le attività della cucina finalizzate alla preparazione del cibo, sia ad un loro impiego pratico nella vita quotidiana. Una semplice armilla in bronzo, a capi aperti e decorati alle due estremità, in associazione con una fibbia con ardiglione in ferro offrono un ulteriore scorcio della cultura materiale degli individui maschili e femminili della comunità. Una testa di ascia “barbuta” in ferro, di tradizione tardoantica-altomedievale, in ottime condizioni di conservazione, rappresenta un elemento-ponte che collega due culture: la componente agricola originaria e le consuetudini del nuovo gruppo demografico, facilmente distinguibile dal substrato autoctono, identificabile come ‘longobardo’ e cioè con i nuovi dominatori della parte centro-settentrionale della penisola italiana dopo la seconda metà del VI secolo. A questa nuova fase si ricollega una selezione dei materiali presenti in quattro tombe della necropoli longobarda Particolarmente significativi in riferimento al ruolo rivestito all’interno della comunità.
Dopo l’inaugurazione, che avverrà sabato 1 ottobre 2016 alle ore 16 con l’intervento della Soprintendenza Archeologia, Paesaggio e Belle Arti per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia Romagna, seguirà breve visita guidata alla mostra con il curatore e infine presso la Corte d’Onore di Rocca Rangoni, conferenza su “Culture alimentari del Medioevo: qualche assaggio” con la prof.ssa Antonella Campanini – Università degli Studi di Scienze Gastronomiche.
sabato 15,30-18,30 / 20,30-22,30
domenica 10,00-13,00 / 15,30-18,30
visite su prenotazione scrivendo a antiquarium.spilamberto@gmail.com
tel. 059 789965 / 059 789969
michela.santagata@comune.spilamberto.mo.it
Terre longobarde: in bicicletta alla loro scoperta nel territorio tra Modena e Spilamberto.
ore 9,30 visita guidata ai reperti longobardi esposti presso i Musei Civici di Modena a cura della direttrice Francesca Piccinini
ore 10,15 partenza in bicicletta per Spilamberto con itinerario guidato da FIAB – Sezione di Modena
ore 11,30 breve sosta al punto ristoro e a seguire: osservazione guidata dell’area archeologica di Ponte del Rio, visita guidata all’Antiquarium di Spilamberto e alla mostra “Romani e Longobardi inquilini in una villa rustica”
ore 16,00 rientro a Modena in bicicletta, arrivo previsto per le 18,30
Info: Coordinamento Sito Unesco tel. 059/2033119 (lun-ven 9-13) coordinamento@comune.modena.it
SPAZIO EVENTI L. FAMIGLI – VIALE RIMEMBRANZE, 19
Romani e Longobardi a Ponte del Rio: indagini archeologiche e studi bioarcheologici di una comunità tardoantica e altomedievale.
Relatori: prof. Paolo De Vingo, dott. Maurizio Marinato, dott. Alessandro Canci, dott.ssa Enrica Sgarzi
SPAZIO EVENTI L. FAMIGLI – VIALE RIMEMBRANZE, 19
Il turismo culturale: valorizzazione delle emergenze locali
Conferenza con il dott. Vittorio Cavani
L’ha ribloggato su Archeonewsblog.
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