L’Europa dell’età del bronzo era puntellata di società complesse, tutt’altro che isolate fra loro ma al contrario interconnesse grazie a una fitta rete di rapporti commerciali e culturali. Al centro una fiorente produzione di armi e oggetti di artigianato: articoli spesso di lusso che, scambiati a centinaia di chilometri di distanza, producono e testimoniano l’esistenza di considerevoli livelli di disuguaglianza sociale, tanto da consentire agli studiosi di parlare di primi “stati” o “regni” d’Europa. A questo brulicante e vivace contesto è dedicata la grande mostra “Dinastías. Los primeros reinos de la Europa prehistórica” (“Dinastie. I primi regni dell’Europa preistorica”) inaugurata il 26 marzo al MARQ – Museo Arqueológico de Alicante e visitabile fino al prossimo 13 ottobre.

La mostra, che si snoda lungo le tre sale dedicate alle esposizioni temporanee del museo, è composta da quasi 500 reperti di straordinario valore provenienti da una ventina tra musei e istituzioni di tutta Europa, testimoni di tre culture fiorite nel Continente nel III millennio a.C.: la cultura di Únětice, diffusa tra i territori della Boemia, della Germania centrale e meridionale, dell’Austria e della Polonia occidentale tra il 2300 e il 1600 a.C. circa; quella di El Argar, fiorita nel sud-est della Spagna fra il 2300 e il 1500 a.C.; e quella di Ottomány-Füzesaboni, sviluppatasi tra il  2100 e il 1400 a.C. circa nell’Europa Centrale, in particolare tra Romania e Ungheria.

Civiltà che, come hanno dimostrato gli studi condotti sul DNA dei resti umani ritrovati nelle rispettive necropoli, erano “imparentate” fra loro. Gli oggetti selezionati dai curatori documentano l’evoluzione delle società fino alla creazione dei primi stati, le attività industriali e artigianali (estrazione mineraria, metallurgia e l’oreficeria), la comparsa dei ceti guerrieri e la costituzione di un’élite in grado di esercitare con efficacia il controllo politico, ideologico e sociale sulle comunità di riferimento.

Tra i tantissimi reperti spiccano il diadema d’oro di Quinta da Agua Branca (Portogallo), la spada decorata e l’ascia da battaglia di Téglas (Ungheria) , il corredo del tumulo di Leubingen (Germania) e le alabarde del deposito di Meltz (Germania), uno dei set più importanti d’Europa. E poi ancora, il “copricapo d’oro” di Schifferstadt (Germania), la spada con l’elsa d’oro di Guadalajara e il diadema d’oro di Caravaca a la Cruz (Spagna). Dal Museo Regionale della Preistoria di Halle, in Sassonia-Anhalt, proviene invece una delle spade del Tesoro di Nebra, il cui pezzo più celebre è il “Disco di Nebra”, considerato la prima rappresentazione conosciuta della volta celeste in Europa e Patrimonio Unesco dal 2013 (in mostra ne è presente una fedele copia).

Il Disco di Nebra (Wikimedia Commons). In mostra ne è esposta una copia fedele.

In mostra anche per la prima volta un’ampia selezione di pezzi provenienti dagli scavi ottocenteschi effettuati in Spagna dai fratelli Siret nelle terre di Almería e Murcia, rimasti nei depositi del Museo d’Arte e Storia di Bruxelles per 120 anni.


“Dinastías. Los primeros reinos de la Europa prehistórica”
MARQ – Museo Arqueológico de Alicante (Spagna)
26 marzo-13 ottobre 2024
Per informazioni: MARQ – Museo Arqueológico de Alicante

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