Viaggio nel tempo lungo otto secoli dentro l’Abbazia di San Galgano di Chiusdino (SI). Grazie ai visori VR, i visitatori potranno apprezzare nei dettagli il celebre monumento fondato nel XIII secolo, accompagnati da tre guide virtuali d’eccezione: il colono ottocentesco Giovanni Petrucci, Ugolino di Maffeo – cui si deve il completamento dell’abbazia nel 1278 – e un archeologo di oggi.
di Elena Percivaldi

Un virtual tour nell’Abbazia di San Galgano e sugli scavi archeologici in corso dal 2019 a cura dell’Università di Siena, che stanno rivelando passo dopo passo la lunga e complessa storia di uno dei tesori più celebri del Senese. L’iniziativa viene ora realizzata per mezzo dei visori VR, gli “occhiali” tecnologici che consentono di visualizzare un ambiente in 3D grazie alla ricostruzione interamente virtuale: “immergendosi” nel contesto, chi li indossa può quindi godere di una prospettiva unica e accattivante, apprezzando particolari inediti e suggestivi.
L’iniziativa, nata dalla sinergia tra il Comune di Chiusdino e l’Università degli Studi di Siena –Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (DSSBC), è stata realizzata all’interno del LIAAM, il Laboratorio di Informatica Applicata all’Archeologia Medievale dell’Ateneo diretto dal prof. Marco Valenti, e si configura come un viaggio nello spazio e soprattutto nel tempo lungo otto secoli: tanti sono quelli dell’Abbazia, consacrata nel 1288 a valle della celebre Rotonda di Montesiepi fondata sul luogo dove il nobile cavaliere Galgano Guidotti infisse la sua spada nella roccia. L’Abbazia di Chiusdino si impose nel Medioevo come una delle comunità monastiche più ricche e influenti dell’Italia centrale. Poi la decadenza e l’abbandono, la secolare spoliazione ad opera dell’uomo, l’aggressione del tempo fino al crollo rovinoso del tetto, avvenuto nel Settecento. Oggi di tale potenza resta l’immenso scheletro di pietra della basilica scoperchiata, che si erge maestosa in mezzo alla campagna senese, le agili linee architettoniche protese verso il cielo aperto a disegnare una croce, in una visione d’insieme di forte e indimenticabile impatto mistico.

L’esperienza immersiva dei visori VR permetterà di muoversi all’interno del monumento e delle ricostruzioni seguite agli scavi archeologici, offrendo uno spazio di svago e di apprendimento. Ad accompagnare il visitatore saranno tre figure emblematiche della storia dell’Abbazia: il colono ottocentesco Giovanni Petrucci, Ugolino di Maffeo – cui si deve il completamento dei lavori nel 1278 – e un archeologo di oggi. Le tre “guide” virtuali consentiranno di comunicare contenuti complessi al grande pubblico in un linguaggio accessibile a tutti, realizzando uno degli obiettivi tradizionalmente perseguiti dagli archeologi senesi, attivi sia negli scavi sia nel loro racconto condiviso con la popolazione. E dopo le festività natalizie – annuncia una nota diffusa dall’Ateneo – il virtual tour potrebbe diventare un’esposizione interattiva aperta a tutta la cittadinanza.

L’incontro di presentazione dell’iniziativa si terrà presso la Corticella del Palazzo di San Galgano (via Roma 47) con inizio alle ore 11. Saranno presenti nell’occasione il Sindaco di Chiusdino Luciana Bartaletti, il Magnifico Rettore dell’Università di Siena prof. Francesco Frati, il Direttore del DSSBC Prof. Enrico Zanini Direttore DSSBC, il direttore del LIAAM Prof. Marco Valenti.
Fonte: UniSiena
©STORIE & ARCHEOSTORIE. RIPRODUZIONE RISERVATA.